Uber ha stretto una partnership con DigitalGlobe, società che gestisce una rete di satelliti privati, in grado di assicurare un servizio di monitoraggio di alta qualità sfruttando tra l’altro la tecnologia WorldView-3, che assicura immagini di alta qualità anche in aree colpite da incendi o soggette a fenomeni quali la foschia.
Per quale motivo, però, la società di Travis Kalanick ha deciso di dare vita ad un accordo di collaborazione con DigitalGlobe? La risposta è semplice: l’azienda di San Francisco punta a migliorare l’esperienza utente dei clienti e degli autisti del più famoso servizio di trasporto privato al mondo, utilizzando le immagini satellitari per individuare in modo particolare i punti esatti in cui le persone salgono e scendono dai veicoli.
La scelta di puntare su una partnership con DigitaGlobe, fa parte di una più ampia strategia messa in campo da Uber: in effetti, l’azienda di Travis Kalanick ha acquisito poco tempo fa deCarta, una società con un background importante nella realizzazione di mappe territoriali, e sembra sempre più intenzionata a rendere indipendente il suo sistema di navigazione dal supporto di Bing.
Ottimizzando quindi i punti di riferimento per la raccolta dei passeggeri, Uber punta anche ad ottimizzare la mobilità attraverso il suo servizio di trasporto privato, ottimizzando i tempi di percorrenza, i consumi e incrementando anche la qualità della mobilità , con ricadute positive anche in termini di sostenibilità del trasporto su gomma, contribuendo a ridurre il traffico e ad ottimizzare l’uso dei parcheggi.