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Software

LinkedIn: ecco Open19, il progetto per rinnovare i server

Davide Micheli | 22 Luglio 2016

Social

Il social network acquisito recentemente da Microsoft ha deciso di lanciare il progetto Open19, attraverso il quale mira a far realizzare dei server di nuova generazione.

L’ultima novità  che giunge da LinkedIn si chiama Open19, ed è un progetto nel quale – oltre alla società  acquisita recentemente da Microsoft – sono coinvolti altri attori del mondo hi-tech L’obiettivo di questa nuova iniziativa è la realizzazione di nuovi standard da impiegare per la realizzazione delle infrastrutture da utilizzare nei data center, in modo particolare per quanto riguarda i cosiddetti open server.

Secondo quanto reso noto da LinkedIn, Open19 è un progetto il cui scopo principale è contenere i costi per rack e server, con un occhio di riguardo nei confronti dell’efficienza energetica e mira, sul lungo periodo, a rendere “open hardware” il nuovo standard, per beneficiare dei vantaggi che questo tipo di approccio mette innegabilmente a disposizione, tra cui la possibilità  per molti partner di offrire il proprio contributo per migliorare quanto concepito.

Open19 – lo standard di server che permette l’inserimento dell’hardware nei classici rack per i server da 19 pollici – deve permettere a qualunque costruttore di hardware di proporre macchine modulari e intercambiabili – senza che siano presenti limiti dovuti a forma, connettività  al network e distribuzione energetica – lasciando per contro carta bianca nell’innovazione e nella scelta delle tecnologie da adottare.

Nonostante tra Open19 e Open Compute Project – progetto di Facebook lanciato nel 2011 – ci siano delle somiglianze, HPE, Hyve, Mellanox e Wiwynn hanno deciso di abbracciare anche questa iniziativa lanciata da LinkedIn, che del resto permetterà  al social network acquisito da Microsoft di sperimentare le novità  ottenute da questo lavoro di sviluppo e ricerca proprio nei suoi data center.

Staremo a vedere quali innovazioni saranno proposte con Open19 e soprattutto se lo standard conoscerà  un’ampia diffusione.