Le applicazioni dell’IoT e della realtà aumentata sono sempre più numerose, andando a toccare tanti ambiti delle vite umane: oggi, a questo proposito, vogliamo parlarvi di come queste due risorse possano sbarcare anche nel mondo del lavoro in raffineria, attraverso una interessante soluzione tecnologica applicata alle pompe industriali, presentata in questi giorni alla NI Week di Austin, in Texas.
Attraverso questa soluzione, infatti, viene a crearsi il presupposto affinché tra uomo e macchina si instauri una sorta di dialogo, per far sì che le potenzialità in ambito lavorativo siano incrementate: l’IoT, associato in questo caso a parti come turbine e valvole, permette di monitorare lo stato di queste componenti delle macchine, prevenendo avarie e malfunzionamenti, a totale vantaggio della produttività nel corso del tempo.
Nel descrivere il progetto, il coordinatore Eric Van Gemeren – attivo presso la Flowserve, una grossa azienda di pompe industriali – ha sottolineato come il moderno approccio alla manutenzione di queste macchine non richieda più dal personale la capacità di utilizzare l’udito per riscontrare rumori o vibrazioni anomali, bensì, una serie di competenze nella lettura dei dati che le macchine raccolgono e sottopongono agli operatori.
Attraverso l’uso di sensori, infatti, è possibile rilevare tante informazioni e parametri relativi allo stato della macchina, che vengono in seguito rielaboratori da parte di un software ad hoc, dotato di algoritmi che riescono – sfruttando forme di intelligenza artificiale – ad individuare eventuali problematiche, offrendo in questo senso agli operatori dei suggerimenti per effettuare riparazioni o sostituzioni di parti della pompa.
Il software riesce anche ad effettuare una stima dei tempi residui di durata di parti che si stiano logorando o, ancora, che possano essere ormai ad imminente rischio di rottura.