Sempre più aziende si impegnano a favore della sicurezza informatica, soprattutto alla luce dei notevoli rischi ai quali possono essere esposti gli utenti, qualora gli stessi dovessero usare software o hardware che presentano vulnerabilità . Anche Apple va ad aggiungersi in questa lunga lista, adottando una policy, in questo senso, che la avvicina a Microsoft, Google, Facebook o Uber.
Del resto, come sono stati in grado di dimostrare diversi ricercatori, nemmeno Cupertino è al riparo dai rischi in termini di sicurezza, motivo per il quale anche la società di Tim Cook ha pensato bene di proporre un interessante programma con tanto di ricompense destinate a coloro i quali fossero in grado di individuare delle falle sui device della Mela Morsicata o anche nei software prodotti dal colosso statunitense.
La scelta di adottare questo approccio, che prevede l’erogazione di premio di importi compresi tra i 25.000 e i 200.000 dollari, a seconda della rilevanza della vulnerabilità individuata, è stata resa nota da Ivan Krstic, il responsabile della sicurezza all’interno dell’azienda californiana: e l’occasione per rendere pubblica la scelta, è stata quella di una conferenza sul Black Hat.
Qualora poi il ricercatore ( o ricercatori) dovesse optare per devolvere il premio in beneficenza, la stessa azienda di Cupertino ha fatto sapere di essere pronta a raddoppiare l’importo. Non tutti, tuttavia, avranno la possibilità di prendere parte a questo progetto firmato Apple: la società ha fatto sapere che inviterà soltanto ricercatori e società di sua scelta, i quali potranno approfittare dello speciale programma a partire da settembre 2016.