Le autorità brasiliane, per le Olimpiadi 2016 di Rio, hanno deciso di evitare problematiche di sicurezza e di ordine pubblico inponendo un controllo abbastanza serrato nei confronti dei droni, per evitare che questi apparecchi vengano fatti volare ovunque, anche sorvolando le cosiddette aree vietate: in effetti, il paese sudamericano ha messo al bagno l’uso dei droni, sin dalla cerimonia di apertura presso il Maracanà .
Eppure, proprio durante il momento inaugurale di queste Olimpiadi 2016, qualcosa non è andato per il verso giusto in termini di sicurezza e monitoraggio della scena se, come ha avuto modo di riportare il corrispondente di Al Jazeera Gabriel Elizondo, proprio alla cerimonia di apertura ha intravvisto un paio di droni in movimento, al di sopra dell’area in cui vige il divieto, sottolineando come qualcosa non abbia funzionato.
Complice anche il clima di tensione creato dai numerosi attentati che si sono susseguiti a cavallo dello scorso anno e questo 2016, le autorità brasiliane hanno preso sul serio il potenziale di minacce provenienti dal cielo, coinvolgendo addirittura i produttori di questi device affinché si potesse mettere in opera un aggiornamento del software dei droni, che permettesse proprio di “mappare” le aree interdette al volo.
Non tutte le aziende, tuttavia, hanno deciso di collaborare con le autorità del paese sudamericano e, così, in Brasile hanno pensato di prevenire problematiche adoperando degli apparecchi capaci di disturbare il segnale radio per il comando dei velivoli senza pilota: in questo modo, gli apparecchi potrebbero essere anche forzati ad atterrare, se perdessero appunto il contatto con chi li pilota da remoto.