Nel tentativo di tutelare in maniera efficiente la sua offerta multimediale, Netflix è sempre andata alla ricerca di soluzioni per evitare che si potessero verificare abusi o, ancora, che un’eventuale vulnerabilità potesse esporre il catalogo ad una fruizione incontrollata da parte di terzi. Ora, però, la società di Reed Hastings ha deciso di compiere un ulteriore passo avanti, andando oltre i DRM, scegliendo l’adozione del protocollo HTTPS.
A dire la verità , l’azienda di Los Gatos aveva già preannunciato nel corso del 2015 di essere intenzionata a compiere questo passo avanti, tuttavia, l’effettiva implementazione di uno standard che ormai è sempre più utilizzato sulle piattaforme di mezzo mezzo, potrà essere portata realmente a termine soltanto nel corso di questo 2016, al termine del quale, Netflix conta di servire tutti i suoi utenti usano l’HTTPS.
La migrazione, per il big player dello streaming video, non è stata certamente priva di sfide e difficoltà tecniche, considerando come Netflix abbia dovuto tenere conto in ogni fase dell’implementazione di HTTPS del fatto che fa uso dei server Open Connect – caratterizzati da una maggior prossimità in termini di distanza dall’utente – per rendere soddisfacente l’esperienza di streaming video.
Circa i timori di un’eventuale diminuzione delle performance, la società di Los Gatos ha voluto sottolineare come l’adozione del nuovo protocollo non cambierà alcunché e, anzi, ha sottolineato come questo passo avanti sia dettato dalla volontà di tutelare meglio la privacy dell’utenza, assicurando una trasmissione protetta dei dati, sebbene anche una miglior protezione dei contenuti video sia un’altra valida ragione a supporto di questa scelta.