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Tinder, l’app che conquista gli atleti alle Olimpiadi 2016

Davide Micheli | 18 Agosto 2016

La popolare app di Tinder, nel corso degli ultimi giorni, ha registrato un vero e proprio boom di utilizzo da parte degli atleti impegnati alle Olimpiadi 2016 di Rio.

Torniamo ad occuparci delle Olimpiadi 2016 di Rio, da un punto di vista tecnologico, prendendo in considerazione oggi i dati rilasciati da Tinder, la popolare app che permette di effettuare dei test sull’affinità  delle persone, capace di spopolare – e non poco – tra i giovani di tutto il pianeta. Tinder, in effetti, ora è diventata l’app più usata anche dagli atleti che hanno preso parte alla 31esima edizione dei Giochi Olimpici.

Il Villaggio Olimpico di Rio de Janeiro è il teatro di tutto ciò, considerando come al suo interno si trovano più o meno 10.000 atleti provenienti da tutto il mondo, dove non mancano quindi le occasioni per avere incontri, i quali diventano presto notizie paragonabili a quelle della conquista di importanti medaglie, o ancora, di episodi in cui gli stessi atleti si infortunano o riescono a far segnare nuovi primati nelle proprie discipline.

È stato un manager della società  a rendere noto che le attività  di matching sono cresciute del 129 percento tra gli account utilizzati dagli atleti che gareggiano alle Olimpiadi 2016 e, da questo punto di vista, nessuna disciplina sportiva farebbe eccezione al riguardo: ci sono atleti, come per esempio lo svedese Marcus Nyman, che hanno fatto sapere di aver portato a termine 10 match in tutto il periodo trascorso nella città  brasiliana.

Fino a questo momento, nessun comitato olimpico nazionale ha deciso di adottare delle restrizioni all’utilizzo dell’app da parte dei rispettivi atleti che, in questo modo, si rendono protagonisti di curiosi siparetti, sfociati in alcuni casi in litigate tra compagne di stanza a causa delle rispettive romantiche avventure durante questa trentunesima edizione dei Giochi Olimpici.