Torniamo ad occuparci nuovamente di Twitter, questa volta per riportarvi l’ultima iniziativa messa in atto dalla società di San Francisco per tentare di incrementare i suoi introiti a livello pubblicitario: l’azienda di Jack Dorsey, infatti, oltre a dover incrementare la sua base utenti per tenere il passo con i concorrenti, deve anche realizzare una strategia che le permetta di rendere più cospicui i suoi introiti, puntando su soluzioni alternative.
L’ultima trovata è quella degli sticker pubblicitari, che vanno ad aggiungersi alle emoji promozionali già introdotte nel corso del 2015 sulla piattaforma dei cinguettii: definiti in inglese promoted sticker, questi nuovi veicoli pubblicitari permettono alle aziende di fornire agli utenti degli adesivi contraddistinti dalla presenza del brand, che possono essere sistemati sulle foto prima di condividerle attraverso i tweet.
La prima azienda ad aver raccolto l’iniziativa di Twitter è stata Pepsi, la quale ha deciso di creare degli sticker promozionali ad hoc, sebbene dall’azienda di San Francisco facciano sapere che non si tratta di un’esclusiva e che, al proposito, qualunque altra azienda possa dar vita ai suoi sticker pubblicitari, permettendo in questo modo una maggior diffusione del brand all’interno del social dei cinguettii.
Dopo circa un mese e mezzo dall’introduzione degli sticker, feature che è stata utilizzata per la condivisione di milioni di fotografie personalizzate in questa maniera, Twitter ha quindi deciso di trasformare il suo nuovo gadget per gli utenti in un nuovo introito pubblicitario: le aziende possono infatti creare tra i 4 e gli 8 adesivi, i quali vengono poi distribuiti all’interno della piattaforma dei cinguettii, come fossero delle immagini hashtag.
Pepsi, al momento, ha realizzato 50 sticker che sono disponibili in 12 nazioni in giro per il mondo.