Vi avevamo parlato in precedenza del raggiungimento dell’accordo “privacy shield” tra Stati Uniti e UE e, ora, torniamo a parlare di nuove disposizioni legislative provenienti dall’Unione Europea che, a partire dalla metà del prossimo mese di settembre, porteranno una serie di novità nel comparto delle tlc, andando a toccare – in futuro – anche i servizi di videochiamata e messaggistica istantanea quali Skype, Whatsapp et similia.
Emerge quindi come, in sede comunitaria, si sia deciso di estendere questo tipo di leggi anche ad operatori non convenzionali del settore, una scelta che non ha precedenti nelle regole europee che, peraltro, verranno cambiate anche per quanto riguarda la tutela del diritto d’autore e, ancora, ci saranno novità legislative nel comparto della cosiddetta e-privacy, secondo quanto ha messo in calendario la Commissione Europea.
L’obiettivo è quello di andare a creare un grande (ed unico) mercato europeo digitale, proseguendo sul cammino già intrapreso con l’introduzione di nuove regole nell’ambito del roaming, volte appunto a porre fine a questo fenomeno e favorire una maggiore mobilità nell’utilizzo delle tecnologie per la comunicazione anche al di fuori dei territori nazionali, arrivando a creare appunto un quadro normativo che crei il mercato unico digitale.
La necessità di porre in atto questa revisione delle regole tlc – che andranno a toccare anche quegli operatori non convenzionali come Facebook Messenger, Whatsapp e Skype – servirà , secondo coloro i quali sono già sottoposti e disposizioni di legge particolarmente severe, a creare una maggiore equità di trattamento, evitando che l’onere legislativo incomba soltanto su una parte di chi opera sul mercato digitale.