Vi abbiamo riportato in precedenza le stime e le previsioni di diversi analisti i quali, nell’occuparsi delle dinamiche del mercato dell’IoT, non hanno esitato in diverse occasioni a sottolineare come, in futuro, i device connessi ad Internet dovrebbero addirittura arrivare a toccare, entro il 2020, l’incredibile soglia dei 50 miliardi di dispositivi in comunicazione, trasformando ogni oggetto in un device smart.
Eppure, sebbene per esempio negli USA le automobili connesse siano già più numerose degli smartphone, secondo le ultime previsioni, molto difficilmente nel 2020 sarà possibile toccare la quota dei 50 miliardi di device collegati ad Internet: ciò, in ragione del fatto che, almeno fino ad oggi, l’IoT non ha portato con sé la rivoluzione pensata inizialmente, ritenendo più verosimile la soglia dei 25 miliardi di device connessi.
Le previsioni più ottimiste erano quelle di Ericsson e di IBM, ma ad oggi, Gartner e IDC riportano come nel mondo si siano raggiunti solo 6.4 miliardi di device connessi ad Internet, con il risultato che Ericsson è passata dalle stime di 50 a 28 miliardi di dispositivi collegati ad Internet per il 2021, mentre Dave Evans – già CEO di Cisco – stima per il 2020 una quantità di device IoT pari a 30 miliardi.
Non bisogna dimenticarsi tuttavia di citare come, secondo Ericsson, le connessioni per l’IoT stiano crescendo del 23 percento annuo, così come indicato nel mobility report dell’azienda, con il risultato che entro il 2018, saranno numericamente maggiori rispetto alle SIM attivate per l’utilizzo di tablet e telefoni.