C’è aria di novità in casa Apple per quanto riguarda la nuova policy per la gestione di App Store: la società di Tim Cook, in effetti, ha cambiato le linee guide del suo negozio virtuale, e a partire dal prossimo mercoledì, metterà in campo una strategia per andare a ripulire l’immenso archivio di materiale, al cui interno si trovano tante applicazioni ormai vecchie e, soprattutto, ormai non più in grado di funzionare correttamente.
L’obsolescenza delle applicazioni è un problema molto sentito non soltanto nel mondo di iOS, ma proprio il sistema operativo della Mela Morsicata – in un recente studio – è stato messo in evidenza per la notevole quantità di problemi software ravvisati dagli utenti, in particolare in ragione delle app sviluppate da terze parti, che ora verranno quindi passate maggiormente al setaccio per essere eliminate, migliorando l’esperienza utente.
Tutte le categorie di applicazioni presenti all’interno dello store di Cupertino sono interessate da questa nuova politica introdotta dall’azienda californiana, la quale sarà impietosa soprattutto nei confronti di quelle app che manifestano crash in fase di avvio, seppure Apple abbia deciso di mettere a disposizione degli sviluppatori un mese di tempo per aggiornare le versioni delle proprie applicazioni.
Anche le app ormai rese non più utilizzabili in ragione dell’introduzione di nuove soluzioni tecnologiche nei device mobile di Apple saranno toccate da questa iniziativa di Cupertino, che tuttavia interesserà unicamente il software presente sui server dell’azienda: ciò significa che le app già caricate sui device degli utenti, seppur obsolete, continueranno a funzionare.
Apple ha inoltre introdotto nuove regole relativamente ai nomi delle applicazioni, consigliando di accorciarli il più possibile (al massimo 50 caratteri), una scelta dovuta alla necessità di eliminare lo spam.