Goopgle ha deciso di partecipare – insieme con il consorzio FASTER – alla posa di un cavo sottomarino (fibra ottica da 60 Tbps) per migliorare le telecomunicazioni tra gli Stati Uniti e l’Asia, investendo 300 milioni di dollari.
Il colosso statunitense, del resto, ha dimostrato a più riprese di puntare in maniera decisa sulla realizzazione di un’infrastruttura che permetta al web di offrire performance sempre più elevate: a questo proposito, ha infatti puntato alla posa di un cavo da 26 Tbps per mettere in collegamento il Giappone con Taiwan, paese in cui si trova il maggior data center (nel continente asiatico) di proprietà dell’azienda di Sundar Pichai.
Il progetto, da una parte, mira a rendere ancor più veloci e potenti le capacità della rete e, dall’altra, mira anche ad estendere ulteriormente la copertura globale, con un’infrastruttura in grado con le ramificazioni di coprire aree che in precedenza erano state trascurate, rendendo al contempo meglio fruibili i servizi di Big G, in particolare per quanto riguarda YouTube, la navigazione con Chrome e altri suoi prodotti.
Nella posa di questi nuovi cavi sottomarini, sono state presi in considerazione tutti quei parametri relativi alla sismicità delle aree, proprio per garantire l’integrità e il funzionamento delle infrastrutture – evitando potenziali blackout – anche in caso di calamità naturali.