Il contrasto nei confronti dell’attività di propaganda condotta dai gruppi terroristici sul web – e in particolare per quanto riguarda il reclutamento attraverso i social network e i siti di nuovi adepti – ora può contare su un maggior impegno da parte di Google: la società di Mountain View, infatti, ha annunciato di avere una nuova strategia per andare a contrastare l’ISIS e la sua attività di reclutamento di nuovi seguaci sul web.
La risposta a questa minaccia giunge direttamente da Jigsaw – il famoso incubatore di Big G in cui nascono novità tecnologiche – dove è stato realizzato uno speciale software innovativo in grado di unire le ricerche sul web, la pubblicità e YouTube per proporre a persone potenzialmente interessate a prendere parte ai piani dell’ISIS dei contenuti che li possano dissuadere dal seguire le sirene della propaganda jihadista.
Il software – il cui nome evocativo è Redirect Method – è stato promosso a partire da quest’anno e, nel giro di un paio di mesi, oltre 300.000 individui sono state reindirizzati verso contenuti che mettono in discussione la propaganda dell’ISIS: ora, Jigsaw ha deciso di andare oltre, per contrastare soprattutto quello strano fascino che la propaganda islamista riesca ad avere nei confronti degli adolescenti.
A questo proposito, Yasmin Green – a capo dell’incubatore – ha riportato un episodio drammatico: una tredicenne londinese, infatti, voleva abbandonare la sua vita nel Regno Unito per raggiungere il mondo dell’ISIS, giacché attraverso la propaganda vista sul web le sembrava che potesse trattarsi di una sorta di Disneyworld in chiave islamica.
Per combattere questo triste fenomeno, Jigsaw ha deciso di utilizzare annunci in arabo e in inglese, con tanto di testimonianze di persone che dopo essersi radicalizzate (o anche Imam) hanno deciso di ritornare sui propri passi, denunciando le distorsioni imposte alla fede islamica dall’ISIS.