Si moltiplicano sempre di più le voci relative ad un’imminente vendita della società di Jack Dorsey e, nonostante finora da San Francisco non siano giunte conferme chiare circa questa nuova strategia per uscire dall’impasse, alcune risposte troppo generiche del CEO di Twitter circa la possibilità di “valutare tutte le opzioni” continuano ad agitare ulteriormente le acque.
I rumor danno come probabile anche un’uscita da Wall Street per il social dei cinguettii – un’opzione che il consiglio di amministrazione potrebbe dibattere nella sua prossima riunione – oppure direttamente la vendita della società : entrambe le opzioni, tuttavia, non stanno spingendo verso l’alto il titolo di Twitter, al contrario lo portano al ribasso.
Se nel corso degli ultimi mesi le azioni della società di San Francisco avevano conosciuto un incremento del loro valore appunto in ragione delle speculazioni sulla possibile vendita, ora, il “ritardo” nell’attuare l’operazione sembrerebbe creare un certo nervosismo sul mercato, tale da spingere al ribasso il valore azionario di Twitter, che in questo 2016 si è contratto del 15 percento.
Da una parte ci sono le notevoli difficoltà a far crescere la base utenti, dall’altra, si manifestano sempre più i segnali della pressante concorrenza attuata dagli altri social e, in mezzo, si trova proprio Twitter: ma chi potrebbe acquisire il social dei cinguettii? Le ultime speculazioni indicano in prima fila Google, seguita da Apple, News Corp., Comcast e 21st Century Fox.