La novità è stata realizzata da Sewbo, un’azienda che è stata in grado di costruire un robot dotato dell’abilità necessaria a cucire una t-shirt in maniera autonoma, senza che ci sia l’intervento umano e, per ovviare al problema dell’eccessiva leggerezza e morbidezza del tessuto, è stato impiegato uno stratagemma molto interessante.
In sostanza, il robot sarto si preoccupa di bagnare i tessuti – che sono già stati ritagliati in precedenza – in un composto di alcool polivinilico, attraverso il quale è possibile trasformare la stoffa in un materiale rigido. Compiuto questo passo essenziale, il braccio meccanico dello stesso robot si preoccupa quindi di “assemblare” le parti di tessuto, cucendole secondo un ordine preciso.
Al termine di questa procedura, poi, il robot si preoccupa di prendere la t-shirt e bagnarla in acqua per rimuovere eventuali residui chimici presenti, in modo tale da far riassumere al capo di abbigliamento la sua morbidezza : certo, il risultato ottenuto non è forse il top e il procedimento impiegato è anche problematico, tuttavia, questo robot rappresenza un passo avanti per il comparto tessile.
Il robot è stato realizzato utilizzando uno Universal Robot UR-5, cui è stato aggiunto un “vacuum cup end effector” dell’azienda Axis Automation, assemblando il tutto su un tavolo da pranzo dell’Ikea. Per la cucitura è stata invece sfruttata la macchina Brother CS6000i. Date uno sguardo al video per vedere all’opera il la creazione di Sewbo: buona visione!