Evernote dovrà mettere in atto il trasferimento di quasi 3 petabyte e mezzo di file e dati degli utenti verso Google Cloud Platform. Secondo quanto reso noto, la piattaforma cloud pubblica dell’azienda di Mountain View non si limiterà quindi a raccogliere i dati riferibili a quasi 200 milioni di iscritti al servizio di Evernote (dei quali, 20.000 utenti hanno optato per Evernote for Business, pagando un abbonamento mensile di 12 dollari) ma anche le cosiddette internal operation dell’azienda di Chris O’ Neill.
Il team dell’azienda, secondo quanto reso noto, inizierà a coordinare le operazione di trasferimento verso Google Cloud Platform a partire dal mese di ottobre: secondo le previsioni di Evernote, i data center saranno dismessi definitivamente – se la migrazione dovesse avvenire senza alcun problema – entro il mese di dicembre di quest’anno. Google, del resto, si occuperà di offrire il suo supporto per consentire ad Evernote di portare a termine la migrazione senza che la stessa possa ripercuotersi sulla qualità dei servizi offerti agli utenti.
Secondo Fortune, Evernote – prima di adottare la soluzione cloud pubblica di Big G – avrebbe preso in considerazione anche le proposte di altri concorrenti dell’azienda di Mountain View, optando infine per quest’ultima in ragione dei servizi e delle funzionalità messe a disposizione all’interno di Google Cloud Platform, che dovrebbero favorire una crescita di Evernote.
Tra le feature probabilmente ritenute di maggior interesse si trovano le tecnologie di machine learning di Big G, le cui applicazioni in un ambito particolare come quello di Evernote potrebbero facilitare notevolmente lo svolgimento di tante mansioni quotidiane.