Il settore tecnologico, nel corso dei prossimi anni, continuerà ad aver bisogno di figure professionali qualificate per far fronte all’importante evoluzione che sta vivendo: secondo alcune previsioni, infatti, nel Vecchio Continente – nel 2020 – ci saranno tra i 730.000 e 1.300.000 posti di lavoro liberi nel comparto Ict, per i quali saranno richieste competenze tecnologiche avanzate.
Proprio per far fronte a queste necessità , Cisco ed Elis (il consorzio romano) hanno deciso di unire le forze per realizzare il programma di formazione SkillZone – focalizzato sulla trasmissione di competenze per sviluppare applicazioni e piattaforme IoT – per riuscire a disporre di un numero sufficiente di personale qualificato in questo ambito molto strategico.
In futuro, infatti, l’IoT si diffonderà in tantissimi ambiti della nostra vita quotidiana, andando a rivoluzionare un gran numero di attività umane, con il risultato che si renderà necessaria molta manodopera qualificata per gestire la realizzazione e la manutenzione di questi sistemi che renderanno ancor più interconnessi persone ed oggetti, oltre ai comuni device.
Se le stime di 50 miliardi di dispositivi connessi entro il 2020 sono state negli ultimi tempi giudicate come eccessive, con previsioni che hanno un po’ ridimensionato l’esplosione del fenomeno IoT, in realtà , entro quell’anno comunque è verosimile che ci potranno essere tra i 20-30 miliardi di oggetti connessi ad Internet, un numero che supererà di parecchie volte le utenze telefoniche.
Con il programma SkillZone – pensato per laureati o laureandi nelle discipline economiche, tecniche e scientifiche – si tratteranno argomenti quali Connecting Things, Connecting Data, Connecting People and Processes, Rapid Prototyping e Big Data, affiancando a tutte queste attività un paio di Hackathon e, infine, un Industry Project Work per mettere alla prova le competenze degli studenti.