In un mercato in cui l’importanza del cloud è sempre più visibile e tangibile, anche la società di Mountain View ha deciso di non restare a guardare i passi avanti compiuti dai suoi concorrenti, dando vita ad una riorganizzazione della sua offerta al riguardo, integrandola in Google Cloud, per rendere più facile e soddisfacente l’esperienza utente con i servizi di Big G.
Il nuovo “portfolio” Google Cloud integra al suo interno tutta la vasta offerta di soluzioni, tecnologie e prodotti dell’azienda di Sundar Pichai: al suo interno, tuttavia, il colosso californiano ha deciso di non introdurre alcuna particolare novità , puntando piuttosto su un’operazione di rebranding e di riorganizzazione dell’offerta all’utenza.
La seconda “novità ” proposta dalla società statunitense risponde invece al nome di G Suite, ma anche in questo caso, si tratta più che altro della scelta di raccogliere in un unico posto tanti tool utili alla produttività , alla comunicazione e al lavoro in team come per esempio Hangouts, Moduli, Calendar, Google Plus, Presentazioni, Fogli, Documenti, Drive (che può contare ora su Quick Access, utile per riassumere i file più usati) e ovviamente Gmail.
L’obiettivo di G Suite può essere piuttosto quello di rendere più semplice e fluida la condivisione dei dati tra le applicazioni, come del resto, tra i device e i team di lavoro sui progetti, potendo contare anche sull’inaugurazione degli ultimi data center di Big G in giro per il mondo, a supporto delle piattaforme cloud, sempre più strategiche anche per il futuro di Google.