Il fenomeno dei ransomware è sempre più rilevante a livello planetario, in particolare anche perché è uno tra i più redditizi per gli hacker, con il risultato che a livello globale è nata una vera e propria alleanza contro questa nuova forma di minaccia informatica, utilizzata per colpire tanto utenti comuni quanto le aziende, cui vengono richiesti importanti riscatti.
Nel corso del mese di luglio ha preso il via il progetto No more ransom, sostenuto dall’Europol, polizia dei Paesi Bassi e le due aziende attive nel comparto della sicurezza informatica – Intel Security e Kaspersky Lab: questa iniziativa ha portato alla nascita di una nuova collaborazione quindi tra attori pubblici e privati impegnati nel contrasto alle attività criminali.
Ora anche il nostro paese ha deciso di aderire a questa lotta globale contro i ransomware, insieme con Bulgaria, Colombia, Francia, Ungheria, Irlanda, Lettonia, Lituania, Portogallo, Spagna, Svizzera, Regno Unito e Bosnia Erzegovina.
Nei primi mesi di vita del progetto “No more ransom“, secondo l’Europol, ben 2.50o vittime degli attacchi sono riusciti ad evitare di pagare i riscatti richiesti dagli hacker, sbloccando i propri computer grazie all’utilizzo delle risorse messe a disposizione dal portale nomoreransom.org, evitando che circa 1,35 miliardi finissero nelle tasche dei cyber criminali.