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Come scegliere il televisore ideale

Nicola Martello | 28 Ottobre 2016

Il televisore è sempre presenti non solo nei nostri salotti ma anche tra le offerte online e fanno sempre la loro […]

Il televisore è sempre presenti non solo nei nostri salotti ma anche tra le offerte online e fanno sempre la loro bella figura sugli scaffali dei negozi e dei grandi magazzini: pareti intere coperte da Tv accese e dai colori brillanti attirano irresistibilmente l’occhio del cliente. Chi cerca l’affare può avere vita dura, perché la tecnologia nel campo della televisione è in continua evoluzione e nei negozi i modelli in offerta sono quasi sempre quelli più vecchi, esposti al rischio di non essere più utilizzabili nel giro di pochi anni. Questo perché non è affatto garantito che le nuove tecnologie saranno compatibili con gli apparecchi più anziani. Al momento dell’acquisto è quindi importante essere in grado di capire se il televisore preso in considerazione è un bidone, ovvero con caratteristiche tecniche che entro pochi mesi lo renderanno molto scomodo da usare (se non inservibile), oppure un affare, in altre parole un apparecchio che sarà  perfettamente utilizzabile per qualche anno a venire.

Mai con uno sconosciuto

Spesso e volentieri le Tv più economiche sono di marchi sconosciuti, il cui nome non offre alcuna garanzia sull’effettiva bontà  dell’apparecchio. Fino a due o tre anni fa rientravano in questa categoria tutti i produttori cinesi, ma oggi non è più così. Aziende come Changhong, Haier, Hisense e Tcl hanno ormai dimostrato di essere capaci di produrre Tv valide, che hanno poco da invidiare ai modelli di classe media delle marche più blasonate. Esistono poi le aziende che acquistano dai grandi nomi i modelli più stagionati o più economici e li rimarchiano con il proprio logo e quindi diventa difficile capire se la Tv è un modello valido, sia pure di base, o un pezzo da museo. Volete andare sul sicuro? Nomi come Sony, Panasonic, Sharp, Philips, Samsung e Lg sono una garanzia della bontà  della Tv. Le aziende più importanti offrono poi maggiore tranquillità  per l’assistenza post-acquisto: mentre in caso di guasti i centri di assistenza dei grandi brand sono diffusi capillarmente in tutta Italia, quelli dei no-brand sono presenti (quando va bene) solo nei capoluoghi di regione.

Hd ready: una risoluzione di 1.366 x 768 pixel per un televisore grande 32 pollici è un po' troppo bassa e non è adeguata alle trasmissioni Tv e ai Blu-ray Full Hd.

Hd ready: una risoluzione di 1.366 x 768 pixel per un televisore grande 32 pollici è un po’ troppo bassa e non è adeguata alle trasmissioni Tv e ai Blu-ray Full Hd.

Dati tecnici, attenzione a quelli gonfiati

Le caratteristiche tecniche delle Tv in vendita sono sempre gonfiate ad arte e spesso i produttori inventano nomi fantasiosi per presentare come innovative tecnologie che in realtà  sono conosciute e implementate da tempo. Luminosità  e contrasto, in particolare, sono ormai numeri non più credibili. L’unica è fidarsi dei propri occhi e osservare il televisore in funzione: chiedete al negoziante di impostare il preset più neutro (Standard, Naturale, sRgb o un nome simile) e guardate le scene riprodotte. I particolari devono essere nitidi e non devono esserci bande colorate né chiazze. Il sistema più pratico per verificare se l’immagine è buona è osservare il primo piano di una persona. La pelle deve essere ben dettagliata e con colori realistici.

Tecnologia pannello

La quasi totalità  delle Tv in vendita oggi è di tipo Lcd, costruite da un pannello a cristalli liquidi retroilluminato da Led. Per dare un sapore di novità  a questi apparecchi, spesso sono chiamati Tv Led oppure Uled (termine coniato da Hisense) o Suhd (Samsung). Le ultime due sigle distinguono i televisori di maggior pregio delle rispettive case, caratterizzati dall’implementazione delle tecnologie di illuminazione e di controllo elettronico più avanzate. In ogni caso sempre di Lcd si tratta, con i pregi e i difetti che questa tecnologia si trascina dalla nascita: elevata luminosità  e colori brillanti fanno da contraltare a un limitato contrasto e a un livello del nero sempre troppo alto. Discorso diverso va fatto per gli Oled, pannelli ricoperti da led costruiti con materiali organici che non necessitano di retroilluminazione. Con queste Tv il livello del nero è perfetto, praticamente pari a zero, il contrasto è elevatissimo e i colori sono molto belli e saturi. La luminosità  non raggiunge però quella dei migliori Lcd. La coreana Lg è per ora l’unica azienda che li produce per il settore consumer e il costo elevato di queste Tv rende molto difficile trovarle nei volantini delle offerte.

Dopo l'iniziale boom, il segmento dei Tv

Dopo l’iniziale boom, il segmento dei Tv “curvi” si è decisamente sgonfiato: il valore aggiunto di questa configurazione, infatti, è assolutamente trascurabile, soprattutto sui modelli più piccoli.

Dimensione e distanza di visione

È inutile girarci intorno: la Tv più è grande meglio è, compatibilmente con lo spazio utilizzabile in salotto e con il budget a disposizione. Uno schermo ampio consente di vedere bene i dettagli più minuti e soprattutto permette di immergerci nella scena, che sia un film, una partita di calcio o un gioco in prima persona. Naturalmente bisogna tenere in conto anche la distanza giusta da cui osservare lo schermo: una persona con una vista standard (10/10), dovrebbe stare a una distanza, misurata in centimetri, pari a quattro volte la diagonale in pollici di una Tv Full Hd (1.920 x 1.080 pixel). Per esempio, con un televisore grande 55 pollici la distanza dovrebbe essere di 220 centimetri. Se l’apparecchio ha una risoluzione Ultra Hd (3.840 x 2.160 punti) il fattore moltiplicativo scende a 2, quindi sempre nel caso di un televisore da 55″ la distanza è di 110 centimetri.

Risoluzione: Full Hd e Ultra Hd

Oggi le Tv economiche hanno normalmente una risoluzione Full Hd (1.920 x 1.080 punti), solo i modelli più vecchi e più piccoli sono solo Hd (1.280 x 720 o 1.366 x 768 pixel). Il Full Hd è l’ideale per vedere in maniera ottimale le trasmissioni in alta definizione da satellite, da digitale terrestre (solo pochi canali) e da Internet. È perfetta anche per i film da Blu-ray e per i giochi da console. Ma c’è di meglio: i televisori più recenti vantano una risoluzione quadrupla, chiamata Ultra Hd (o 4K, in maniera impropria) e pari a 3.840 x 2.160 pixel. Attualmente per godere appieno di questo livello di dettaglio bisogna accontentarsi di pochissime trasmissioni satellitari sperimentali, di una manciata di film su Ultra Hd Blu-ray e di pochi film e telefilm su Netflix, ma nel prossimo futuro – molto probabilmente – l’offerta aumenterà  in maniera significativa, in tutti i mezzi di diffusione video.

Una Tv grande 60 pollici, Ultra Hd, Hdr e con tuner Dvb-T2? È possibile portarsela a casa anche con un vero tasso zero, in 20 rate. Ma attenzione che la compatibilità  con l'Hdr è solo per lo standard Hdr10

Una Tv grande 60 pollici, Ultra Hd, Hdr e con tuner Dvb-T2? È possibile portarsela a casa anche con un vero tasso zero, in 20 rate. Ma attenzione che la compatibilità  con l’Hdr è solo per lo standard Hdr10

Hdr

L’ultimo grido in campo tecnologico per le Tv, dopo l’Ultra Hd, è l’Hdr (High Dynamic Range), una tecnica di codifica dei video che consente di mantenere un’elevata gamma dinamica, in altre parole che permette di visualizzare a schermo immagini con luminosità  e contrasto molto elevati. Con l’Hdr una scena in esterni sotto il sole apparirà  più realistica, grazie al cielo molto luminoso e alle zone in ombra del paesaggio molto scure. I televisori compatibili con l’Hdr hanno una luminanza maggiore (anche 800 cd/m2) e un contrasto migliorato grazie a un’elettronica più sofisticata. Il problema con l’Hdr è l’esistenza di tre diversi standard, incompatibili tra loro. Esistono infatti Dolby Vision, Hdr10 e Hlg, quindi se volete una Tv Hdr chiedete con quali standard è compatibile. Per quanto riguarda i contenuti, per ora solo Netflix offre telefilm e film Hdr, ma è probabile che la concorrenza seguirà  a ruota.

Curvo o piatto?

Per anni i televisori sono stati piatti, poi sono arrivati quelli curvi, che idealmente circondano lo spettatore. L’idea, a livello teorico, è quella di coprire un angolo maggiore del campo visivo di chi guarda, per offrire un’esperienza visiva più coinvolgente. Ma in pratica il guadagno è assolutamente trascurabile, totalmente vanificato, per di più, se non si è seduti perfettamente davanti al centro dello schermo curvo. Il miglioramento visivo dei televisori curvi è quindi praticamente nullo; semmai queste Tv possono apparire più raffinate e alla moda per il loro design elegantemente curvato. Da notare che il numero di Tv curve sta rapidamente diminuendo nei cataloghi dei produttori e soltanto Samsung si ostina a proporne diversi modelli.

La sezione audio

Il canone estetico che i televisori devono rispettare per avere successo di vendita impone che la loro cornice e il loro spessore siano ridotti ai minimi termini, idealmente solo pochi millimetri. Questo rende impossibile piazzare all’interno delle Tv altoparlanti di dimensioni decenti, quindi praticamente tutte le Tv moderne hanno un impianto audio che di solito è appena sufficiente per quanto riguarda la resa sonora. È perciò inutile verificare che la sezione sonora abbia caratteristiche decenti, per sentire bene è necessario prendere in considerazione una soundbar oppure un impianto audio multicanale vero e proprio.

Dimensione e prezzo sono buoni, anche la dotazione di ingressi è adeguata. Attenzione però che il tuner è solo Dvb-T, non Dvb-T2. Entro fine 2016 questi modelli saranno fuorilegge, ma per voi potrebbero essere un buon affare.

Dimensione e prezzo sono buoni, anche la dotazione di ingressi è adeguata. Attenzione però che il tuner è solo Dvb-T, non Dvb-T2. Entro fine 2016 questi modelli saranno fuorilegge, ma per voi potrebbero essere un buon affare.

Tuner e decoder

In una Tv, il sintonizzatore (tuner) e il decoder sono componenti molto importanti, anzi critici. Questo perché se non sono compatibili con gli standard di trasmissione e di codifica attuali o che saranno in vigore nel prossimo futuro rendono obbligatorio l’acquisto e l’uso di un tuner/decoder esterno, quindi uno scatolotto da mettere vicino al televisore e un nuovo telecomando da usare. Questo discorso vi suona familiare? Avete ragione, è quello che è già  successo in occasione dello switch-off da analogico a digitale terrestre, nel 2012.
Prima di acquistare una Tv in questi giorni è fondamentale controllare che il tuner/decoder installato nell’apparecchio sia compatibile con gli standard Dvb-T2 (digitale terrestre) e Hevc (un sistema di compressione video chiamato anche H.265, due volte più efficiente del diffusissimo H.264). Per legge, dal 1 luglio 2016 i produttori non possono più distribuire in Italia televisori senza una sezione elettronica capace di gestire trasmissioni Dvb-T2 Hevc e dal 1 gennaio 2017 questi apparecchi saranno fuorilegge e non potranno più essere messi in vendita nei negozi. I venditori hanno quindi pochissimi mesi per liberare i propri magazzini dalle Tv non rispondenti a queste specifiche, perciò è presumibile che i volantini, da qui a Natale, saranno pieni zeppi di offerte di televisori destinati a una veloce obsolescenza. Se volete comprare una Tv che non abbia bisogno di apparecchi aggiuntivi nel prossimo futuro dovete quindi cercare tra i modelli compatibili Dvb-T2

Hevc.

Va detto però che il passaggio a questo tipo di trasmissione e codifica non è tra pochi mesi. Secondo le ultime dichiarazioni del Governo italiano, lo switch-off a Dvb-T2 Hevc potrebbe avvenire al più presto nel 2022. Quindi fino a quella data anche le Tv prive di decoder aggiornato saranno perfettamente funzionanti.

Pay per view

Una Tv moderna deve avere uno o meglio due slot Ci (Common Interface), per l’inserimento di una Cam (Conditional Access Module). Quest’ultima è un componente fondamentale per la lettura delle schede prepagate, necessarie per vedere i programmi a pagamento pay per view (partite di calcio, film e altro ancora) offerti principalmente da Mediaset. Una Cam è necessaria anche per il servizio tivùsat, che da satellite permette di ricevere tutti i canali nazionali in chiaro del digitale terrestre, con 13 di questi in alta definizione. tivùsat è una scelta quasi obbligata per chi vuole vedere i normali canali televisivi nazionali ma abita in una zona malamente coperta dal digitale terrestre.

Questo logo attesta che la Tv è compatibile con le trasmissioni via digitale terrestre. Dgtvi è un'associazione formata dalle principali emittenti televisive italiane, Rai e Mediaset in primis. Esistono due bollini Dgtvi: di colore argento (Platinum) e di colore oro (Gold). Entrambi indicano che l'apparecchio include un tuner digitale Full Hd che permette di vedere tutti i programmi gratuiti, quelli a pagamento e i servizi on demand (servono una Cam e un collegamento a Internet). Soltanto con il bollino Platinum, però, il sintonizzatore è compatibile con Dvb-T2 (anche se non è detto che sia in grado di decodificare i video Hevc).

Questo logo attesta che la Tv è compatibile con le trasmissioni via digitale terrestre. Dgtvi è un’associazione formata dalle principali emittenti televisive italiane, Rai e Mediaset in primis. Esistono due bollini Dgtvi: di colore argento (Platinum) e di colore oro (Gold). Entrambi indicano che l’apparecchio include un tuner digitale Full Hd che permette di vedere tutti i programmi gratuiti, quelli a pagamento e i servizi on demand (servono una Cam e un collegamento a Internet). Soltanto con il bollino Platinum, però, il sintonizzatore è compatibile con Dvb-T2 (anche se non è detto che sia in grado di decodificare i video Hevc).

Funzioni smart

Tra le funzioni accessorie di una Tv recente ci sono quelle chiamate smart, che sostanzialmente trasformano il televisore in un centro multimediale con accesso a Internet. In un’interfaccia grafica molto intuitiva e amichevole trovate non solo un browser Web ma anche le funzioni per riprodurre i file multimediali registrati nelle periferiche collegate al televisore (tipicamente via Usb o via rete locale).
In più è possibile vedere i clip di YouTube, accedere ai siti social e usufruire dei servizi video on demand, che in Italia per ora comprendono Chili, Infinity di Mediaset, Netflix, Sky On Demand, Sky Online, Timvision. Per godere appieno di questi servizi è però necessario disporre di un accesso a Internet all’altezza, in altre parole con un elevato bit rate medio reale. Netflix, per esempio, richiede un bit rate di 17 – 25 Mbit/s per i film in Ultra Hd, mentre per il Full Hd servono 4 – 7 Mbit/s.