Dando uno sguardo ai dati pubblicati da Fitbit, verrebbe da pensare che il mercato dei fitness tracker sia ormai prossimo a raggiungere la saturazione, o comunque, che stia facendo i conti con un minor interesse degli utenti nei confronti di queste novità : in effetti, la società ha evidenziato come abbia mancato di 3 milioni di dollari i suoi obiettivi trimestrali in termini di fatturato.
Certo, gli introiti sono cresciuti rispetto allo scorso trimestre, tuttavia, l’utile netto si è attestato a circa 26 milioni di dollari, in netto calo rispetto ai 46 milioni di dollari registrati nel medesimo trimestre dello scorso anno: le conseguenze di questo rallentamento nelle performance finanziarie dell’azienda si è subito manifestato in borsa, con un crollo del 30 percento del suo titolo.
Nonostante il lancio dei nuovi Charge 2 e Flex 2 e la sottoscrizione di una partnership con Vera Wang e Kohl’s, nonché i nuovi clienti corporate, Fitbit ha conosciuto una crescita dell’11 percento del numero di unità vendute, una performance non in linea con le previsioni della stessa azienda, come ha sottolineato anche lo stesso CEO James Park.