Nel Regno Unito, un’assicurazione avrebbe voluto proporre degli sconti sui premi delle assicurazioni auto in funzione di un’analisi svolta, tramite un algoritmo ad hoc, sui profili Facebook dei suoi assicurati: Admiral Insurance avrebbe voluto lanciare la sua app in questi giorni, ma Menlo Park ha deciso di bloccare l’iniziativa perché non rispettosa delle condizioni d’uso del social.
A riportare la vicenda è stato il Guardian, il quale ha sottolineato come l’algoritmo si sarebbe dovuto preoccupare di analizzare i messaggi e le interazioni degli stessi utenti/assicurati, e quindi, stabilire quanto potessero essere affidabilità alla guida: un’operazione che non è concessa appunto sulla piattaforma social di Facebook.
L’algoritmo, in particolare, avrebbe classificato come poco affidabile l’utente/assicurato solito ad esprimersi con un eccesso di punti esclamativi nelle sue frasi o, viceversa, uno solito ad inviare messaggi brevi e ben dettagliati, sarebbe stato premiato. Un modo di agire che non è stato ritenuto compatibile né col rispetto della privacy, ma altrettanto poco affidabile per il metro di giudizio psicologico, considerando come si sia mossa anche l’Open Rights Group contro un’iniziativa ritenuta discriminatoria.