Negli ultimi giorni vi avevamo riportato alcune indiscrezioni relative al potenziale blocco di LinkedIn in Russia: ebbene, questa eventualità è stata confermata da una decisione recente di un tribunale moscovita, il quale ha stabilito che il social network dei professionisti non opera in maniera legittima all’interno della Russia, violando le leggi relative al trattamento dei dati personali.
Nella sua decisione, il tribunale russo si è basato su una legge entrata in vigore nel 2015, che stabilisce come le piattaforme web che vogliano raccogliere e gestire dati degli utenti russi, debbano mantenere in questo paese i loro server: e ora, non si esclude che pure altri colossi del mondo social come Facebook e Twitter possano essere toccati da pronunce identiche in futuro.
Il blocco dovrebbe prendere il via proprio nella giornata di oggi, ammesso che la società non decida di appellare questa sentenza di primo grado che andrebbe a riguardare la bellezza di circa 5 milioni di utenti russi iscritti su LinkedIn, e altre aziende del paese che hanno deciso di sfruttare la piattaforma dei professionisti per interfacciarsi con i loro potenziali interlocutori di affari.
Staremo a vedere come evolverà questa vicenda: noi non mancheremo di riportarvi eventuali aggiornamenti al riguardo.