Sono due ricercatori attivi presso l’Università di Toronto i responsabili di un progetto molto interessante nel campo dell’AI: gli stessi hanno infatti dato vita ad una speciale intelligenza artificiale euristica, una rete neurale evoluta che cerca di imitare quanto fatto dal cervello umano, superando del 160% le performance degli algoritmi ordinari, essendo anche più precisa del 9 percento.
Questa speciale forma di intelligenza artificiale è infatti capace di riconoscere e classificare – senza errori – dei dati che le sono sconosciuti, riuscendo ad apprendere in maniera autonomma rispetto alle istruzioni ricevute: e la prova principale cui è stata sottoposta è stata quella di individuare delle immagini in cui erano presenti capelli di persone.
I due ricercatori si sono limitati ad istruire la macchina spiegandole che cosa sono i capelli e, soprattutto, come la stessa li può riconoscere: anziché addestrare l’intelligenza artificiale con migliaia di fotografie, affinché l’algoritmo imparasse a riconoscere immagini simili, quindi, in questo caso la macchina ha fatto proprie spiegazioni elementari per poi agire in modo autonomo.
E l’AI non ha tradito le aspettative dei due ricercatori, considerando come in questo caso la macchina abbia agito in modo simile agli studenti che, dopo aver appreso qualcosa dal maestro, si spingono oltre le spiegazioni per comprendere qualcosa di più complesso: in effetti, l’intelligenza artificiale euristica ha individuato i capelli anche laddove gli stessi fossero confusi con gli sfondi.