Dopo la richiesta di arresto per il vicepresidente di Samsung Electronics, Lee Jae-Yong – che sarebbe coinvolto nella vicenda di corruzione che vede sotto inchiesta la presidente sudcoreana Park Geun-Hye – la società di Seul ha conosciuto un calo del suo valore azionario, probabilmente in seguito alle incertezze circa la futura leadership dell’azienda asiatica.
Lee, in effetti, rappresenta l’ultima generazione della famiglia che fondò Samsung e, il suo nome, sarebbe emerso in relazione alla fusione tra Samsung C&T e Cheil Industries, un’operazione avvenuta durante il 2015, in concomitanza con diverse manovre messe in atto per compiere un riassetto della struttura societaria di Samsung.
Secondo diversi investitori, infatti, quest’operazione non ebbe alcuno scopo industriale, bensì, sarebbe stata messa in atto da parte di Lee Kun-Hee per trasferire il controllo di Samsung al figlio Lee Jae-Yong. Come evolverà la vicenda? Non mancheremo di mantenervi aggiornati con ulteriori dettagli, non appena saranno disponibili.