Negli Stati Uniti, 70 associazioni che si battono per i diritti civili hanno deciso di scrivere al CEO di Facebook, Mark Zuckerberg, per domandargli di apportare dei cambiamenti ai sistemi che gestiscono la moderazione e la censura dei contenuti sul social, giacché le stesse ritengono che penalizzino gli utenti afroamericani, operando sulla base di “pregiudizi razziali”.
Secondo gli attivisti di Black Lives, infatti, il social network avrebbe spesso eliminato immagini che riguardano tematiche come il razzismo o le proteste, giacché ritenute in violazione degli standard della community del social network, permettendo al contrario la pubblicazione di contenuti con molestie e minacce (razziste ed omofobe) rivolte agli attivisti.
Staremo quindi a vedere quale sarà la risposta del social network di Mark Zuckerberg a queste domande: Facebook, del resto, tra fake news, polemiche sulla moderazione e la censura (ritenuta talvolta bigotta ed ottusa) di contenuti che non abbiano un intento contrario alle regole del social, si trova confrontato con la necessità di cambiare le prassi adottate in questo ambito.