Con dieci anni (e più) alle spalle, ROG (acronimo di Republic of Gamers) rappresenta lo “spin-off” Asus dedicato all’universo gaming. E in questi anni la famiglia si è costantemente allargata tanto che oggi è in grado di coprire a 360° le esigenze dei gamer: oltre ovviamente ai “mattoni” di un sistema gaming (come schede grafiche e schede madri) e alle configurazioni complete (desktop e notebook), della serie ROG fanno parte anche monitor, periferiche di input (tastiere e mouse), sistemi audio e dispositivi di networking.
In questi 10 anni il marchio ROG è entrato nel cuore dei giocatori e dei fan, che lo considerano, secondo i sondaggi, come il primo brand mondiale a livello gaming; per consolidare ancora di più il legame con questo mondo, Asus ha dato il via a una seria di eventi targati ROG (Join the Republic: Outshine the Competition) partendo, ad aprile, da Berlino. Questa è stata anche l’occasione, per Asus, di mostrare in anteprima le nuove linee ROG, alcune praticamente già disponibili, altre in arrivo entro l’estate.
Senza dubbio le “regine” di questa presentazione sono state le due nuove schede grafiche, entrambe su piattaforma Nvidia Geforce GTX 1080 Ti. Stessa base di partenza, ma due approcci – di dissipazione del calore – diversi. La ROG Strix Geforce GTX 1080 Ti infatti dispone di un sistema di raffreddamento ad aria e ha un dissipatore realizzato con una nuova (ed esclusiva) tecnologia costruttiva che Asus ha battezzato MaxContact. Rispetto a un dissipatore tradizionale la lappatura del rame è dieci volte più “piatta” e garantisce così il doppio dei punti di contatto tra Gpu e dissipatore. In questo modo non solo lo scambio termico è migliore, ma anche più uniforme. Per il raffreddamento ad aria Asus ha optato per tre ventole a prova di polvere (sono certificate IP5X) a basso profilo, in grado di offrire il 30% in più di raffreddamento (essendo al tempo stesso 3 volte più silenziose) rispetto alla soluzione di riferimento Founders Edition di Nvidia. Inoltre, sulla scheda, sono presenti due connettori a 4 pin per collegare ventole esterne e far gestire il raffreddamento in base alle esigenze della Gpu. Vi anticipiamo che, già sul prossimo numero di PC Professionale, troverete la recensione della ROG Strix Geforce GTX 1080 Ti.
Bisognerà invece attendere qualche mese per la ROG Poseidon Geforce GTX 1080 Ti, caratterizzata da un sistema di raffreddamento ibrido: ad aria e a liquido. Asus ha infatti adottato la sua soluzione DirectCU H2O, che prevede una camera di vapore combinata con un circuito di raffreddamento ad acqua. Grazie ai due attacchi standard da 1/4″ è possibile collegare la scheda a un sistema di raffreddamento a liquido. Da segnalare che questa nuova generazione di DirectCU H2O ha una maggiore portata, con un flusso superiore del 22% rispetto al modello precedente. Ovviamente, sopra a questo dissipatore, sono posizionate due ventole (sempre supersilenziose e a prova di polvere). La ROG Poseidon può così operare sia solo con raffreddamento ad aria, sia con raffreddamento combinato aria-acqua.
Rispetto alle Geforce GTX 1080 Ti Founders Edition le due Rog hanno un sistema di raffreddamento decisamente più raffinato, che offre prestazioni ben superiori. Dai dati di confronto, diffusi da Asus, a parità di carico (e di rumorosità ) la ROG Strix lavora a 20-25 °C in meno, mentre la ROG Poseidon varia tra i meno 10-15 °C (se raffreddata ad aria) e i meno 40-45 °C (se raffreddata ad aria-acqua).
Ma per una migliore esperienza di gioco, la scheda grafica, anche la più performante, non basta: anche lo “scenario” deve essere all’altezza. E lo scenario è lo schermo su cui si gioca; a Berlino sono stati presentati in anteprima tre nuovi display da 27″, con caratteristiche e peculiarità complementari. La punta di diamante è il ROG Swift PG27UQ, un 27″ piatto dalla risoluzione 4K con retroilluminazione Led a Quantum Dot a 384 zone. È il primo in assoluto a supportare sia la tecnologia Nvidia G-Sync che quella Hdr: la prima, sincronizzando il display all’output della Gpu, garantisce un’esperienza gaming fluida e priva di latenze, mentre la seconda assicura il miglior realismo cromatico oggi possibile.
Sempre 27″ e sempre con tecnologia Quantum Dot è il ROG Swift PG27VQ, che però sfoggia un pannello curvo e risoluzione Wqhd (2.560 x 1.440). Sale invece, rispetto al monitor precedente, la frequienza di refresh, passando da 144 a 165 Hz. Entrambi i ROG Swift PG27 saranno disponibili nel terzo trimestre del 2017.
Sarà invece commercializzato entro quest’estate il ROG Strix XG27VQ, un 27″ con pannello curvo e risoluzione Full Hd. La sua peculiarità è il design frameless e la mancanza di bordi lo rende la scelta ideale per chi vuole realizzare una configurazione multi monitor curva, per un’esperienza di gioco più immersiva.
Come accennato in apertura, ROG è ormai un brand gaming a tutto tondo: tra le novità , che confermano questa tendenza, c’è il primo microfono targato ROG, lo Strix Magnus. Una soluzione compatta, dotata di tre capsule a condensatore separate, di qualità professionale. Pensato per soddisfare le esigenze dei live-streamer, lo Strix Magnus integra una tecnologia per la riduzione del rumore ambientale.
Un’altra novità assoluta è il Rapture GT-AC5300, il primo router ROG progettato per il gaming. Connettività Wi-Fi 802.11 ac triband e 8 porte gigabit per un router che offre 3 diversi livelli di accelerazione specifiche per il gaming: Gaming ports, Game Boost e Gamer Private Network. Due, delle otto porte Lan, sono dedicate al gaming con priorità ai dispositivi connessi. Sempre per minimizzare il ritardo e per garantire una banda passante più ampia possibile, il Game Boost lavora in sinergia con il Gaming ports per stabilire le priorità di traffico ai pacchetti relativi al gaming. Con il Gamer Private Network, infine, l’utente può configurare un network privato di gioco, per accelerare le connessioni tra il router e i suoi game server preferiti.
Naturale complemento del router ROG è la scheda Areion, un controller Ethernet a 10 gigabit su scheda Pci Express x4.
Ultimo, ma non certo ultimo, il nuovo mouse da gioco, Pugio, che si distingue per il suo design perfettamente ambidestro grazie al tasto laterale magnetico configurabile. Come altri mouse della famiglia ROG, anche il Pugio adotta il sistema push-fit, per la sostituzione, da parte dell’utente, degli switch. Questo consente non solo di personalizzare la resistenza del click in base alle proprie preferenze, ma anche di aumentare la vita operativa del mouse.
Tantissime soluzioni, diverse, ma spesso con un trait d’union: le tecnologie di illuminazione Aura RGB e Aura Sync. La personalizzazione per Asus passa – anche – per il colore, grazie ai Led Rgb programmabili, con in più la possibilità di sincronizzare gli effetti tra i diversi dispositivi compatibili Aura Sync. Per creare un ecosistema aperto e non “limitato” alle sue soluzioni, a Berlino Asus ha anticipato che da giugno (in occasione di Computex) renderà disponibile l’Aura SDK, un toolkit per gli sviluppatori. In questo modo sarà presto possibile anche per i produttori terzi realizzare soluzioni hardware compatibili con Aura Sync.