Il periodo tardo primaverile vede l’arrivo sul mercato dei nuovi smartphone presentati al Mobile World Congress di Barcellona e anche quest’anno le promesse sono state rispettate nella maggior parte dei casi. L’attenzione va soprattutto ai modelli top di gamma che in questi mesi hanno catalizzato l’interesse di tutti; in queste pagine abbiamo provato i Samsung Galaxy S8, Huawei P10 Plus, Lg G6 e Honor 8 Pro. All’appello manca ancora Sony, con l’Xperia XZ Premium non ancora disponibile al momento delle prove e Htc con il nuovo U11, annunciato proprio alla chiusura dell’articolo. Ecco il meglio del mondo Android dunque, o quantomeno quelli che hanno una solida e comprovata rete di vendita, di supporto e di assistenza nel nostro Paese.
di Pasquale Bruno
L’analisi degli smartphone di fascia alta ci permette di fare il punto sullo stato della tecnologia attuale e di capire quali saranno i trend dei prossimi mesi. Su questi modelli infatti troviamo tutte quelle tecnologie che in futuro diventeranno lo standard anche sui più popolari modelli di fascia media. Sono oggetti molto costosi, certo, ma tenete presente che il costo effettivo su strada può essere ben inferiore al prezzo di listino pubblicato. Tutto sta a guardarsi intorno e cercare l’offerta migliore, online o presso la grande distribuzione. Ci siamo posti la domanda se l’iPhone 7 Plus, presentato a settembre 2016, possa ancora reggere il confronto con i più recenti dispositivi Android di fascia premium. Lo smartphone di Apple può uscire a testa alta in molti paragoni, in particolare per quanto riguarda potenza, qualità della fotocamera, design e maneggevolezza. Dai test effettuati appare come il processore Apple A10 Fusion si posizioni ancora tra i modelli più veloci in assoluto, in particolare per quanto riguarda la grafica.
Complice un’attenta ottimizzazione del sistema operativo iOS 10 sull’hardware sottostante, l’utilizzo di app anche pesanti (navigazione Gps, giochi 3D) non è mai un problema. Anche la fotocamera non accusa il tempo passato dalla sua introduzione e restituisce foto di buona qualità , anche in condizioni di luce scarsa.
Tra i concorrenti con sistema Android possiamo trovare dei veri e propri concentrati di tecnologia con prezzi intorno ai 600-700 euro. La tendenza è quella di utilizzare display sempre più grandi che però non pregiudicano la maneggevolezza, grazie alla riduzione (o alla totale scomparsa) dei bordi laterali del telaio o all’adozione di nuovi rapporti di forma come il 18:9 al posto del classico 16:9. Lo smartphone Lg G6 ha un display da ben 5,7 pollici eppure può essere utilizzato senza troppi problemi con una sola mano.
Per quanto riguarda il comparto fotografico troviamo soluzioni molto avanzate: obiettivi luminosi con apertura F/1.8 o persino F/1.7, stabilizzatore ottico decisamente più efficiente di quello elettronico, sensori più evoluti e precisi sistemi di autofocus permettono di scattare foto sempre nitide anche quando la luce è poca oppure si è all’interno di edifici. Si fa strada la tendenza della doppia fotocamera, anche se gestita in modi differenti (standard e grandangolo, oppure monocromatica e Rgb).
Con i processori di nuova generazione fa capolino anche Bluetooth 5, che permette di collegare due cuffie o auricolari contemporaneamente, ha una portata più ampia e una velocità di trasferimento dati superiore.
Si affinano i sistemi di riconoscimento biometrico, al punto che Samsung ha integrato nel Galaxy S8 la scansione dell’iride. Infine, i nuovi processi produttivi a 10 nanometri permettono di realizzare processori estremamente veloci ma che scaldano poco e consumano meno rispetto ai modelli precedenti. Anche tra i top di gamma ci sono però margini di miglioramento. Ad esempio, andrebbe cercato un miglior equilibrio tra design e sicurezza nel maneggio: molte volte abbiamo di fronte degli splendidi telaio in vetro o alluminio che però risultano molto scivolosi oppure tendono a sporcarsi facilmente con le impronte digitali, costringendo a comprare una cover. Da un smartphone di fascia alta ci aspettiamo anche un telaio resistente all’acqua e alla polvere, ma non sempre è così. Notiamo invece un generale miglioramento delle interfacce utente proprietarie, più snelle e gradevoli, che non rallentano lo smartphone e non stravolgono completamente il modello di utilizzo di Android. (…)
Estratto dell’articolo pubblicato su PC Professionale di giugno 2017