Instagram e Snapchat, la diatriba continua e le accuse incombono. I fan del secondo rimproverano i responsabili del primo di non aver mantenuto una linea precisa, quella originaria, ma di essersi appropriati di alcune caratteristiche tipiche di Snapchat. In effetti, le somiglianze, soprattutto con la nascita delle “stories” sono aumentate in modo esponenziale, ma questo è un fenomeno da condannare o da giustificare?
Sicuramente, nel momento dell’ideazione, del lancio di un progetto, si ha in mente una struttura da seguire, ma è soltanto con i feedback degli utenti e con il confronto con altre piattaforme che si può capire se correggere il tiro oppure rafforzarlo. D’altro canto è comprensibile anche la reazione di chi, fino a questo momento, ha ritenuto Snapchat come un social più interattivo e basato sull’immediato.
Bene, niente di nuovo se non che a difendere il prodotto dalle critiche è sceso in campo Kevin Systrom, CEO di Instagram, che con attente considerazioni ha spiegato a Recode come ci sia posto per tutti in un mercato così ampio. “Sarebbe da pazzi vedere qualcosa che funziona con i consumatori che facevano parte del nostro campo e non decidere di competere. Inoltre hanno adottato i filtri perché Instagram aveva i filtri e molti altri stavano scegliendo di usarli. E si sarebbe potuto dire – stanno copiando -, ma è proprio così che funziona la Silicon Valley”.
Detto questo la polemica dovrebbe placarsi, anche se, i leoni da tastiera non muoiono mai.
Foto da Wired