Amazon, attivo nella città di Milano con Prime Now, servizio di consegne rapide direttamente nella tua casa, ha visto nella giornata di oggi un grosso sciopero da parte dei suoi autisti.
E’ dalle 7.30 di questa mattina che un folto gruppo di lavoratori, ferventi di rabbia, bloccano la circolazione dei camion pronti per le consegne davanti ai cancelli del magazzino. Il caos è radicato nella zona chiamata Affori, tra via Caldesi e via Nicolodi. Ma capiamo il perché di questa protesta. Sembra che i primi umori turbolenti siano partiti dall’azienda RPost che mette a disposizione di Amazon gli addetti alle consegne, ed ha raccolto solidarietà anche tra i colleghi di altre case di trasporto.
Alla domanda cosa vogliono i lavoratori la risposta è la seguente. Accusano di essere trattati come dei postini e chiedono che sia applicato, come succede di consueto, il contratto di trasporto merci e logistica. Inoltre, RPost, dopo aver firmato un pre-accordo, non ha più risposto alle esigenze degli operai. Infine, bisogna dire che il contratto a cui auspicano non ha soltanto un peso più consistente in busta paga ma anche tutele come la garanzia del pagamento dei contributi da parte della committente.
Insomma, una situazione spiacevole che blocca un servizio ottimale per una città , veloce e “smart”, come Milano.