L’estate scorsa l’azienda di Cupertino aveva brevettato un’applicazione chiamata “Gesture learning”, che si proponeva come il primo dizionario per schermi “multi-touch” della storia. Qualche settimana fa è stata la volta di indicatori di stato che permettono agli schermi dei dispositivi portatili di mantenere sempre visibili alcune icone senza l’attivazione dell’intero display. È di qualche giorno fa invece la richiesta di brevetto per un sistema di raffreddamento a liquido (uno di tipo passivo e l’altro attivo) per computer portatili.
Non si tratta ovviamente di una novità in senso assoluto perché gli appassionati di modding lo impiegano ormai da anni per dissipare il calore in eccesso prodotto da componenti come la scheda video e i processori (spesso overclockati). Ma trattandosi di Apple ogni richiesta di brevetto depositata presso l’United States Patent and Trademark Office fa notizia.
Il sistema in questione consentirebbe ad Apple di eliminare dalla gamma dei MacBook quelle fastidiose ventole, tanto odiate da Steve Jobs, e permetterebbe l’uso di schede video più potenti e di processori multi-core anche in modelli ultra slim come il MacBook Air.
Come accennato, il brevetto prevede due soluzioni: una attiva e una passiva. Nella prima il raffreddamento avviene tramite il passaggio del liquido all’interno del portatile, il calore viene raccolto da appositi dissipatori e spinto all’esterno tramite l’impiego di ventole. La seconda soluzione è, invece, più innovativa perché prevede sempre la circolazione del liquido all’interno del computer, ma è un pannello di alluminio posto dietro lo schermo a raccogliere il calore accumulato e a espellerlo tramite scambio termico con l’esterno.