Twitter al centro di una nuova polemica in seguito all’attuazione del programma “Hidden with country”.
Il social cinguettante insieme ad altre innumerevoli cambiamenti a livello di policy di cui abbiamo trattato precedentemente, ha preso in considerazione e poi incoraggiato l’iniziativa di bloccare alcuni account in determinati Paesi poiché esibiscono contenuti non in linea con le norme giuridiche e le leggi d’espressione degli Stati in questione. Quando l’annuncio relativo all’Hidden with country è stato reso noto e messo in pratica non ci sono stati particolari polemiche.
Tuttavia, da qualche giorno è trapelata la notizia che Twitter avesse bloccato più di una dozzina di account in tutto il mondo, circa 21. L’incredulità iniziale è stata accompagnata da argomentazioni del tipo: perché bloccare utenti in tutto il mondo e non dare la possibilità di leggere i contenuti a nessuno? A rispondere in modo repentino i responsabili del social network che hanno espressamente affermato di non essere coinvolti in questa operazione poiché sarebbe stato un errore.
“Abbiamo identificato un bug che ha avuto un impatto errato su alcuni account. Abbiamo individuato una soluzione e stiamo lavorando per risolvere il problema. Prevediamo che verrà risolto a breve”. In seguito a questa dichiarazione si attende che i contatti bloccati vengano resi nuovamente funzionanti e si spera che Twitter non cada nuovamente nell’errore. O nei bug.