Non è una novità che un’applicazione di uso comune finisca per scontrarsi con i segreti militari degli Stati Uniti: già con Google Maps e Google Earth era successo che le foto di alcune basi venissero catturate dal satellite e rese pubbliche.
Questa volta a essere messa sotto accusa è invece la Running & Cycling App di Strava, un’applicazione che permette agli amanti del jogging di condividere i propri percorsi tramite Gps: lo scorso novembre, gli sviluppatori dell’app hanno rilasciato sul proprio sito un’accurata mappa termica, che, rilevando l’attività dei fruitori dell’app, ne mostra lo sviluppo su tutto il globo. A questo link, per esempio, trovate le attività dei nostri runner.
Per quanto affascinante, questa creazione potrebbe tuttavia provocare qualche problema di sicurezza per le basi militari più segrete e nascoste. Come ha fatto notare su Twitter Nathan Ruser, membro dell’Insitute for United Conflict Analysts, non è complicato sovrapporre questa mappa a una che mostri la posizione di note basi militari, rendendo estremamente semplice analizzare gli spostamenti dei soldati che ne fanno uso. Specialmente per quanto riguarda le posizioni all’estero, la mappa di Strava potrebbe rivelare, sempre stando alle parole di Ruser, quale sia l’attività dei militari nelle zone di combattimento, violando così diverse misure di sicurezza.
Non a caso, già da tempo, l’esercito statunitense ha posto restrizioni più severe sull’utilizzo dei dispositivi elettronici e del tracciamento Gps all’interno delle postazioni, bandendoli completamente dalle zone più sensibili. Tuttavia risulta difficile anche per l’esercito combattere la crescente popolarità di applicazioni come questa: già nel 2016 era stato vietato ai soldati statunitensi l’utilizzo della celeberrima Pokemon Go, mentre severe restrizioni sono state poste sull’utilizzo di programmi che possano svelare la loro posizione.