Gli occhiali a realtà aumentata hanno delle potenzialità innegabili, ma fin dai primi progetti di Google hanno manifestato un limite importante, l’aspetto. Gli smart glasses non riescono infatti ad apparire come occhiali normali: danno chiaramente a vedere ciò che sono, con tutte le conseguenze sociali del caso. Intel potrebbe però aver trovato la soluzione.
Come sono fatti
Il progetto “Vaunt” dell’azienda statunitense, rivelato in un’intervista esclusiva a The Verge, promette di portare sul mercato degli smart glasses identici a occhiali normali. Intel ha fatto un grande lavoro per alleggerire la parte hardware: l’elettronica e la batteria sono ospitate in due piccoli moduli sulla parte anteriore delle stanghe, anziché lungo la loro interezza, il che rende la costruzione simmetrica, stabile, e perfettamente capace di adattarsi alla forma della testa di chi la indossa. La batteria dovrebbe avere una durata massima di 18 ore, e non dovrebbe quindi essere ricaricata durante la giornata. Vaunt sarà inoltre disponibile in varie montature, e sarà in grado di funzionare anche con regolari occhiali da vista.
Il segreto di questi smart glasses sta in un piccolo laser, anch’esso ospitato sulla stanga destra, che venendo proiettato sulla lente dell’occhiale, si riflette poi nella retina dell’utente. Questo sistema permette di lasciare libero il campo visivo in condizioni normali, rendendo invece visibili le immagini soltanto quando lo si desidera, con uno sguardo verso destra. Siccome, inoltre, l’immagine viene proiettata direttamente nella retina, nulla sarà visibile per chi dovesse osservare l’utente, al di là di una piccola luce rossa in certe occasioni.
Come funzionano
Il prodotto sarà dotato di Bluetooth per comunicare con lo smartphone dell’utilizzatore, ma poco è stato dichiarato da Intel riguardo l’esatto funzionamento delle applicazioni, se saranno condivise con lo smartphone, o ve ne saranno anche di native per gli occhiali. Vaunt non è pensato comunque per sostituire gli altri dispositivi, ma per dare un modo diverso di interagire con essi, risultando particolarmente utile in determinate situazioni nelle quali usare un computer, o anche uno smartphone, risulterebbe scomodo. L’azienda ha lasciato filtrare poco invece riguardo alla parte software, e non ha reso chiaro come sarà possibile interagire con Vaunt, se sarà cioè tramite la voce, attraverso movimenti degli occhi, o con l’utilizzo di un telecomando particolare, magari da appendere agli abiti: Intel ha comunque spiegato che non si tratterà di un’interazione eccessivamente visibile per gli altri.
Come saranno venduti
Le voci che Intel ha lasciato circolare lasciano intendere che non sarà l’azienda stessa a occuparsi della commercializzazione, affidando invece questo ruolo a un partner terzo, presumibilmente una start-up, che penserà a mettere sul mercato il prodotto. È probabile che, se dovessero effettivamente arrivare sul mercato, questi smart glasses sarebbero commercializzati nei negozi di ottica, piuttosto che in quelli di elettronica, anche per via della necessaria preparazione della montatura, che dovrebbe essere simile a quella fatta per i normali occhiali da vista. Non si può certo sottovalutare, comunque, il fatto che questi occhiali si trovano ancora in fase di sviluppo, e resta quindi ancora da vedere anche solo se riusciranno ad arrivare alla commercializzazione.