La creazione di partizioni è rimasta per molti anni un’operazione effettuabile solo sugli hard disk: le chiavette Usb e le schede di memoria, invece, potevano ospitare una sola unità. O, per lo meno, questo era ciò che accadeva in ambiente Windows; altri sistemi operativi (per esempio Linux), invece, sono in grado di gestire partizioni multiple anche sulle memorie di massa esterne.
Le partizioni multiple sono utilizzate, per esempio, dai computer single board come Raspberry Pi, che sfruttano una singola scheda microSd come memoria di massa: la procedura di installazione del sistema operativo crea più partizioni per sfruttare al meglio lo spazio disponibile.
Questo rendeva la gestione di queste unità sotto Windows davvero complicata: per ripristinare una scheda formattata con più partizioni era necessario accedervi da un altro sistema operativo, oppure utilizzare (con alterne fortune) utility di ripristino specializzate. Ma con l’introduzione dell’Anniversary Update, anche Windows 10 ha acquisito la capacità di creare e manipolare più partizioni sulle memorie di massa Usb. Scopriamo come procedere.