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Dentro l’espansione del mondo del bike sharing

Marco Teruzzi | 9 Marzo 2018

Il mondo del bike sharing è in continua evoluzione, soprattutto nell’estremo oriente. Anche Grab ha infatti recentemente ampliato i suoi servizi verso la mobilità sostenibile, lanciando un chiaro segnale a Uber.

Il bike sharing è ormai da tempo lo strumento di mobilità sostenibile maggiormente diffuso in tutto il mondo. Sull’orma della tradizione olandese, che vede nella bicicletta il principale mezzo di trasporto, la Cina negli ultimi anni ha investito molto su questo concetto, fondando così i tre maggiori servizi di bike sharing mondiali: Bluegogo, Ofo e Mobike.

Dopo la loro nascita, sono state molte le aziende che hanno iniziato ad investire nella mobilità su due ruote. Dopo molte speculazioni infatti anche Grab, rivale di Uber per quanto riguarda il sud est dell’Asia, è finalmente entrato nel mondo del bike sharing, lanciando un primo servizio proprio a Singapore, dove la compagnia è nata circa 6 anni fa.

Con il nome di GrabCycle Beta, l’azienda offrirà una vasta gamma di servizi tra cui oBike, GBikes, Anywheel e il servizio di noleggio di scooter elettrici Popscoot. Il progetto è il primo a essere lanciato da GrabVentures, il nuovo ideatore di innovazioni di Grab.

Le biciclette senza lucchetto spopolano in termini di gradimento, in quanto facilitano l’accesso al mezzo, ma hanno anche attirato diverse critiche a causa delle “discariche” abusive diventate comuni in tutta la Cina. Grab sta così cercando di risolvere questo problema avviando una collaborazione con Sentosa, una piccola isola a sud di Singapore, che si è detta pronta ad offrire stazioni di parcheggio riservate. La società avrebbe previsto di aggiungere altri partner di questo tipo in modo da risolvere una volta per tutte il problema dell’“inquinamento degli spazi pubblici”.

“A Singapore, un viaggio in auto su cinque dura meno di tre chilometri. Esiste un enorme potenziale per convertire questo segmento di pendolari in utenti di bike sharing”, ha annunciato Grab in un comunicato ufficiale.

Il nuovo servizio di Grab per ora è operativo solamente a Singapore, dove ha sede la società, ma il potenziale per estenderlo ad altri mercati nel sud-est asiatico è enorme. Al momento, il servizio base di Grab è presente in otto paesi in tutta la regione con 86 milioni di utilizzi e 2,6 milioni di driver.

Le voci sul fatto che Grab sia sul punto di acquistare il business di Uber nel sud est asiatico sono insistenti, secondo quanto riportato da Bloomberg. Qualsiasi accordo del genere la renderebbe la compagnia dominante in tutta la regione, dove Go-Jek rimane in cima alla classifica.

Uber è passato tempo fa al bike sharing negli Stati Uniti, ma non ha fatto lo stesso nel sud est asiatico, nonostante il responsabile di quella regione abbia ammesso a TechCrunch che la compagnia starebbe pensando a una futura espansione.