Come ogni anno Google ha illustrato nel corso del Google I/O le novità che troveremo a breve sui dispositivi Android e le innovazioni che verranno introdotte da Big G; il leit motiv? Intelligenza Artificiale, ovviamente.
Android P: ora è ufficiale (ma non si conosce il significato di “P”)
Partiamo dalla nuova versione di Android, di cui si è ampiamente parlato nel corso dei mesi scorsi. La nuova versione del robottino verde che celebra il 10° anniversario dalla nascita, sebbene cerchi di non stravolgere troppo Android 8.0 Oreo, ma di migliorarlo, farà sparire uno dei canonici tre tasti di navigazione.
Viene sacrificato, in favore delle gesture, il tasto per le app recenti, mentre rimangono il tasto Home e il tasto “indietro”. L’efficacia e la comodità saranno da valutare in fase di prova, ma non sempre la scelta di eliminare un tasto fondamentale è sempre stata una scelta azzeccata (ad esempio Windows 8 con il tasto “Start”).
Ora il processo per consultare le app in funzione sembra leggermente più macchinoso; sarà possibile passare da un’app all’altra attraverso uno “swipe up” da effettuare sopra il tasto home, mentre con un altro swipe up, sarà possibile consultare tutte le app aperte.
Come detto in precedenza, Android P sfrutterà l’Intelligenza Artificiale, coadiuvata dal machine learning che, grazie alle Neural Networks Api 1.1 saranno in grado in alcuni casi di predire le azioni svolte abitualmente dall’utente. Anche la batteria trarrà benefici da una IA sempre più presente. L’autonomia subirà delle migliorie grazie alla Batteria Adattiva e ad un miglioramento del Risparmio Energetico. Anche la luminosità automatica sarà migliorata grazie all’Intelligenza Artificiale, influendo positivamente sull’autonomia.
Non solo gesture ma anche App Actions. L’IA sarà in grado di prevedere quali sono le azioni che effettua solitamente l’utente dopo un’altra determinata azione; ad esempio lo smartphone consiglierà la musica che ascoltiamo più frequentemente, una volta inserito il jack degli auricolari e così via. Insieme alle App Actions sono state integrate le Slices, ovvero azioni simili che permettono di accedere celermente a delle funzioni utili di una determinata app.
Android Dashboard: monitorare il tempo di utilizzo
Con la nuova versione di Android verrà introdotta Android Dashboard, un’applicazione che monitora il tempo di utilizzo dello smartphone.
Ed è proprio qui che l’IA si fa più presente. Lo smartphone interverrà con la modalità “Do Not Disturb” attraverso l’opzione “Wind Down“. Questa modalità servirà a ridurre il minimo l’interazione dell’utente con il device, quando viene impostata un’ora massima entro cui il consumatore preferisce terminare ogni attività di uso dello smartphone. In questo caso non si riceverà alcuna notifica e lo schermo assumerà la colorazione a scala di grigi.
La versione beta di Android P è già disponibile per i possessori di Sony Xperia XZ2, Xiaomi Mi Mix 2S, Nokia 7 Plus, Oppo R15 Pro, Vivo X21, OnePlus 6, ed Essential PH‑1, ed è possibile iscriversi da questo link: https://www.google.com/android/beta
Google Lens: riconoscimento e acquisti
Tra le novità sicuramente più importanti i passi da gigante effettuati da Google Lens, ora in grado di riconoscere un testo da cui reperire informazioni attraverso la fotocamera e di renderlo disponibile da copiare e incollare a piacimento.
Tra le features sicuramente più utili di Google Lens, che però offre anche la possibilità di fornire i link di acquisto di alcuni prodotti che possono essere riconosciuti dall’applicazione, quando la fotocamera dello smartphone viene puntata verso oggetti di vario tipo.
In a few weeks, a new Google Lens feature called style match will help you look up visually similar furniture and clothing, so you can find a look you like. #io18 pic.twitter.com/mH4HFFZLwH
— Google (@Google) 8 maggio 2018
Intelligenza Artificiale ovunque
L’Intelligenza Artificiale verrà sfruttata in ogni campo insomma. Non sarà risparmiata nemmeno Gmail, che ora sarà in grado di predire e suggerire il testo delle mail attraverso la funzionalità Smart Compose. L’AI non risparmia nemmeno Google News, che andrà a sostituire Play Edicola e Notizie e Meteo. Il rinnovato Google News permetterà di consultare una lista di notizie (in continuo aggiornamento), ma ordinate in modo che l’utente possa accedere alle cinque notizie più importanti, con focus sugli argomenti a cuore dell’utente. Inoltre vi sarà una sezione con una selezione di testate che propongono la stessa notizia, in modo da offrire una panoramica generale su un argomento. Sicuramente una funzione piuttosto utile per l’utente, che non si informerà su un unico canale, ma avrà modo di documentarsi oggettivamente.
Intelligenza Artificiale che agirà anche su Google Maps che, al posto delle recensioni, illustrerà i punti di interesse con una percentuale (match) che indica quanto è compatibile il luogo con le nostre abitudini.
Lookout: un aiuto per i non vedenti
Google ha anche presentato alcune funzionalità che hanno l’obiettivo di migliorare la vita delle persone con difficoltà o disabilità; come Lookaout, un’app pensata ad aiutare persone non vedenti, attraverso la comunicazione di alcune informazioni, come la posizione di alcuni oggetti etc. L’app sarà disponibile prossimamente nel Play Store.
Un Google I/O ricco di innovazioni interessanti, che vertono tutti ad una sola tecnologia: Intelligenza Artificiale. Il futuro insomma vedrà lo smartphone sempre più smart, il cui continuo utilizzo attraverso il machine learning, lo porterà fin quasi a prevedere le azioni del consumatore e a conoscere l’utente meglio di se stesso.
Il Google I/O ci porta a tre considerazioni; sorge spontaneo chiedersi se tutte le informazioni imparate dall’IA saranno memorizzate nel proprio account Google e se verranno ritrovate quando il device sarà sostituito.
Il machine learning andrà a memorizzare una quantità infinita di dati da far impallidire persino Cambridge Analytica anche se, come dimostrato dalle migliorie di Google News, si cercherà di garantire l’imparzialità attraverso argomenti uguali offerti da testate (autorevoli) diverse.
L’IA andrà incontro ad un effetto positivo ed uno negativo; sarà sempre più facile da usare per le persone con disabilità (vedi Lookout); viceversa, il futuro vira verso uno smartphone in grado quasi di “usarsi da solo” vedi Dashboard e Wind Down e (quasi) in grado di scrivere al posto dell’utente, vedi Smart Compose.
Per comprendere al meglio tutte le novità presentate da questo succulento Google I/O non resta che attendere le prossime settimane.