Gartner e IDC hanno pubblicato le loro ultime stime sulle performance economiche del mercato informatico tradizionale, con numeri che fotografano, dopo sei anni passati col segno meno, un trimestre finalmente in positivo. Il numero dei PC commercializzati (spediti cioè ai magazzini e non venduti direttamente agli utenti finali) è in crescita, una buona notizia che ha molti padri e che presto potrebbe lasciare il posto a un nuovo segno negativo.
In particolare Gartner ha stimato a 62,1 milioni di unità il numero di PC commercializzati nel secondo trimestre del 2018, con un +1,4% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso; i cinque principali produttori (Lenovo, HP Inc, Dell, Apple, Acer) sono tutti in crescita, con i primi tre a dividersi la stragrande maggioranza della torta del mercato con quote del 21,9%, 21,9% e 16,8%.
Gartner attribuisce il merito principale del rimbalzo alle richieste provenienti dal settore professionale, dove il passaggio a Windows 10 ha richiesto uno svecchiamo del parco macchine superiore a quello delle esigenze consumer. Tempo due anni, avverte la società di analisi, e anche questo ciclo finirà e ritornerà il segno meno.
Più ottimista rispetto a Gartner è poi IDC, che nelle sue stime ha parlato di un secondo trimestre in crescita del +2,7%: il mercato dei PC tradizionali ha visto la commercializzazione di 62,3 milioni di unità, sostiene la società, e anche in questo caso il merito principale va attribuito al settore business. HP, Lenovo e Dell sono i produttori più importanti anche per IDC, sebbene per le analisi della corporation la statunitense HP abbia una quota di mercato superiore al colosso cinese Lenovo.
Oltre al contributo del mercato professionale, IDC ha infine parlato di una cresciuta nella vendita di gadget basati su Chrome OS (Chromebook), i notebook “premium” e nei PC per videogiocatori. Il business dei PC continua a dimostrare “sacche di resilienza” importanti rispetto alla concorrenza delle altre categorie di gadget tecnologici, ha spiegato la società di analisi.