Dopo un primo annuncio diffuso la settimana scorsa, nella nottata italiana Elon Musk ha finalmente presentato quello che dovrebbe essere il primo turista spaziale della storia. Un “pioniere” a tutti gli effetti, un miliardario che avrà l’onore (e sicuramente l’onere finanziario) di aprire la nuova corsa allo spazio alimentata da SpaceX e dalle altre space company private nate in questi anni all’ombra di NASA.
Come aveva già fatto intuire pubblicando un’icona della bandiera del Sol Levante, Musk ha confermato che il primo passeggero del prossimo viaggio spaziale di SpaceX è un giapponese: Yusaku Maezawa ha 42 anni, è un miliardario attivo nel campo della moda e si era già candidato per un volo circumlunare a bordo del razzo Falcon Heavy annunciato in passato.
Maezawa salirà a bordo del vettore BFR (anche noto come “Big Falcon Rocket” o “Big F*cking Rocket” secondo indiscrezioni mai confermate né smentite da Musk), un mastodonte dei cieli capace di ergersi a 118 metri di altezza e paragonabile al Saturn V, lo storico vettore che portò gli astronauti di NASA sulla Luna tra il 1969 e il 1972.
BFR è un progetto estremamente ambizioso capace di ridicolizzare quanto già fatto sin qui da SpaceX coi suoi razzi Falcon 9, un razzo capace di sollevare 150 tonnellate in orbita intorno alla Terra o, secondo i piani di Musk, portare un carico massimo di 100 persone a zonzo nello spazio esterno compreso fra la Terra e la Luna e anche oltre.
Il primo volo ufficiale di BFR è previsto per il 2023, e porterà Maezawa a compiere un orbita intorno al satellite terrestre in un viaggio dalla durata di quattro o cinque giorni. E Maezawa non ci andrà da solo, visto che ha promesso di portare con se (a sue spese) altre 6-8 persone, artisti che il magnate spera di stimolare con un volo spaziale che si prospetta rivoluzionario non solo per la storia dell’esplorazione e dei viaggi extra-terrestri.
Come già successo in passato e vista l’immane complessità del progetto, l’orizzonte temporale fissato da Musk (2023) per il viaggio inaugurale del nuovo vettore potrebbe anche essere spostato più in là nel tempo. SpaceX spera di poter lanciare BFR per i primi voi suborbitali entro il 2019, mentre il costo dell’intero progetto non dovrebbe superare i 10 miliardi di dollari – un autentico saldo in confronto alle cifre faraoniche già spese da NASA per i razzi vettori di nuova e ancora futuribile generazione (capsula Orion+sistema di trasporto Space Launch System). Ignoto, al momento, il costo del biglietto pagato da Maezawa, ma di certo parliamo di cifre non alla portata della stragrande maggioranza dei “terrestri”.