L’esecutivo dell’Unione Europea ha intenzione di tassare alcuni modelli di cellulare, ma “solo” quelli con le funzione più “avanzate” come per esempio le fotocamere digitali integrate. In pratica la maggior parte degli smartphone.
Un “update” che si è reso necessario, fanno sapere da Bruxelles, perché molti prodotti sono diventati di difficile classificazione a causa dei rapidi progressi raggiunti dall’industria tecnologica.
La tassa in questione verrebbe applicata agli apparecchi multifunzionali e ammonterebbe al 14% per quelli dotati di ricevitore Tv e al 3,7% per quelli con funzioni di navigatore.
Ma dal 1997 non è in vigore l’ITA (Information Technology Agreement), un accordo che esenta i prodotti del settore dell’IT da un inasprimento delle imposte? Questi “apparecchi multi-funzione”, come li definisce la Commissione Europea nella sua proposta di “riclassificazione” inviata la settimana scorsa ai Paesi membri, non sono a tutti gli effetti dei dispositivi che interagiscono con i computer? O meglio, non sono in realtà dei pc in miniatura?
Com’era da aspettarsi, la proposta avanzata dall’UE ha immediatamente sollevato le iree dei più importanti produttori di cellulari europei, come Nokia e Sony Ericsson, perché arriva in un momento delicato per un settore già in difficoltà . Le vendite di questo genere di apparecchi in Europa sono diminuite dall’inizio del 2008 con i consumatori che preferiscono rinviarne l’acquisto a causa della crisi economica e le previsioni parlano di un ulteriore calo anche per il prossimo anno.
Non ci resta che aspettare la decisione del Customs Code Committee il prossimo febbraio.