I creatori di Fortnite sono al lavoro sull’ennesimo store di giochi e contenuti in formato digitale, un nuovo servizio che nessuno ha mai chiesto (almeno sul fronte dell’utenza) ma che offrirà indubbi vantaggi agli sviluppatori.
Dopo aver sbancato il mondo dei battle royale on-line con Fortnite, il fenomeno videoludico (free-to-play) del momento con centinaia di milioni di giocatori partecipanti e altrettanti milioni di dollari di ricavi al mese, Epic Games vuole ora conquistare il business del digital delivery e annuncia l’apertura di un proprio store di contenuti digitali. Epic Games Store sarà particolarmente conveniente per gli sviluppatori, sostiene lo studio americano, mentre resta un’incognita il potenziale interesse dell’utenza giocante (a parte i fanatici del suddetto Fortnite).
L’annuncio dell’apertura di Epic Games Store sottolinea l’importanza dell’ecosistema sottostante uno store digitale, un’infrastruttura che deve gestire dozzine di metodi di pagamento, economia di scala, distribuzione dei contenuti – con relativi aggiornamenti costanti – e tutto quanto. Epic sostiene di essersi fatta le ossa grazie a Fortnite, ed è oramai pronta all’avventura di uno store gestito in proprio.
La principale caratteristica qualificante dell’Epic Games Store – che la corporation non dimentica di evidenziare – è la convenienza economica per gli sviluppatori: Epic tratterrà una quota fissa del 12% dei ricavi, mentre il resto andrà tutto in tasca a chi ha creato il gioco. Anche la quota fissa per la licenza d’uso dell’Unreal Engine (5%) verrà assorbita dalla quota del 12%, e lo store sarà ovviamente aperto all’utilizzo di engine e middleware videoludici di terze parti come Unity.
Sviluppatori e creatori
Ulteriori vantaggi offerti dal nuovo negozio digitale includono una “relazione diretta” tra giocatori e sviluppatore, un programma di condivisione dei ricavi con i “creatori” di contenuti basati sui giochi (Youtuber e starlet telematiche similari, insomma), il controllo completo sulla pagina di un gioco sullo store in mano agli sviluppatori.
Lo store di Epic sarà disponibile attraverso il client software già usato per Fortnite (Epic Games Launcher), e le tecnologie di protezione anticopia (DRM) saranno a quanto pare opzionali. Il negozio aprirà i battenti entro la fine del 2018, all’inizio con una lista selezionata di giochi per PC e Mac e poi aperto a un maggior numero di titoli nel corso del 2019.
Epic Games Store vuole fare concorrenza ai colossi del digital delivery (su PC e altrove) come Steam, ma anche offrire un’alternativa economia alla distribuzione dei giochi tramite i “pesci piccoli” del settore (rispetto all’onnipresente Steam) come GOG.com, Discord, Kongregate e tanti altri. Un’offerta di negozi digitali in crescita costante, che rischia di mandare in confusione l’utenza finale vista anche la proliferazione – oramai virulenta – di “client software” da tenere installati sul PC per scaricare i giochi e i contenuti.