Il browser del Panda Rosso integra un filtro pensato per “censurare” la visualizzazione di alcuni tipi di siti Web dalla pagina iniziale. Ma basta una veloce modifica alla configurazione e la censura sparisce.
Mozilla è impegnata da tempo a “sperimentare” con la pagina iniziale di Firefox, una funzionalità che dovrebbe servire prima di tutto a presentare una lista dei siti Web più frequentati e visitati dall’utente. La corporation ha ad esempio utilizzato la pagina iniziale per mostrare, nel 2014, contenuti “sponsorizzati” nel tentativo di aprire nuove strade di monetizzazione per il browser FOSS.
L’esperimento dei siti sponsorizzati è finito un anno dopo, nel 2015, ma nel codice di Firefox sono rimaste alcune “scorie” che ancora oggi influenzano il comportamento del browser. Una di queste scorie è rappresentata da un filtro di siti per adulti, una funzionalità pensata per evitare che siti e marchi commerciali venissero presentati a stretto contatto con PornHub, xHamster e altri servizi telematici di questo genere.
Anche oggi, quando di siti sponsorizzati non dovrebbe esserci nemmeno l’ombra, sulla pagina iniziale di Firefox non fanno la loro comparsa i suddetti siti per adulti – se questo tipo di contenuti sono regolarmente frequentati dall’utente. Si tratta in pratica di una vera e propria “autocensura” del browser che non ha ragion d’essere, almeno per gli utenti interessati a personalizzare la propria esperienza Web o per quelli più allergici ai limiti artificiali imposti dai produttori.
Per disabilitare il filtro di autocensura di Firefox occorre prima di tutto accedere all’interfaccia di modifica della configurazione interna del browser, digitando about:config
nella barra degli indirizzi e confermando che si “accettano i rischi” delle modifiche apportate alla configurazione; nella casella di ricerca occorre poi indicare la voce browser.newtabpage.activity-stream.filterAdult
, infine fare doppio click sull’opzione modificandone il valore da true
(filtro attivo) a false
(filtro disabilitato). Una volta modificato il valore è possibile chiudere la scheda delle opzioni.
La lista dei domini filtrati da Firefox nella pagina iniziale include più di 2900 diverse URL (in formato hash MD5), e visto che i siti sponsorizzati non sono più parte del browser la suddetta lista rappresenta un’auto-censura assolutamente inutile. Mozilla avrebbe in effetti tutto l’interesse a cancellare il filtro dei siti per adulti, o magari a creare un’opzione di controllo disponibile direttamente dall’interfaccia di configurazione “in chiaro” del browser.