AMD è la prima azienda produttrice di schede grafiche a proporre all’interno di uno dei propri prodotti un chip costruito con il nuovo processo produttivo a 40 nm, che dovrebbe garantire ampi margini di frequenza e consumi ridotti.
Il chip in questione prende il nome di RV740 e rappresenta la seconda evoluzione del chip RV770 integrato nelle schede HD4850 e HD4870. La prima evoluzione del chip, destinata alla scheda single Gpu top di gamma è stato RV790, che equipaggia la HD4890. Pur integrando alcuni miglioramenti questo chip è però prodotto a 55 nm.
Per il passaggio a 40 nm AMD, rispolverando una consuetudine degli anni passati, ha infatti deciso di “testare” la nuova tecnologia su un chip di fascia media, che garantisce una complessità inferiore rispetto a quelli top di gamma e risulta al contempo tra i più venduti in assoluto.
Le informazioni che AMD ci ha mostrato indicano infatti come le fasce di maggiore vendita siano localizzate nell’intorno di prezzo dei 60 e dei 100€, con un interesse calante in altri segmenti. L’azienda, avendo ottimi prodotti in quasi tutti i settori di mercato, tranne forse proprio quello dei 100€, ha dunque pensato di concentrare i propri sforzi verso la copertura di questo particolare livello di prezzo con un chip dalle ottime prestazioni e costi di produzione ridotti.
RV740 va ad equipaggiare una nuova scheda, che si inserisce in una nuova fascia dell’ormai affollata nomenclatura AMD: il prodotto presentato oggi dall’azienda prende il nome di Radeon HD4770.
Il chip integra al proprio interno 640 shader processor, 16 Rop e 32 Tmu (valori solo leggermente inferiori alla scheda HD4850), e funziona alla frequenza di 750 MHz. La combinazione di tali caratteristiche portano la potenza complessiva a 960 GFlops, un valore che, fino a pochi mesi fa, era appannaggio delle sole schede top di gamma (la GeForce GTX280 arriva ad esempio a 933 GFlops).
Grazie al processo produttivo a 40 nm (e ai conseguenti consumi ridotti) questa scheda permette ad AMD di incrementare la propria scalata all’efficienza energetica; il grafico qui sopra mostra come le prestazioni per watt (e quelle relative all’area occupata dal die) siano in costante crescita e che, dopo i passi falsi compiuti con la serie HD2900, i risultati continuano a dar ragione all’azienda di Sunnyvale.
La memoria è composta da 512 Mbyte di Gddr5 configurata per operare a 3.200 MHz con un bus di 128 bit. La scelta di un bus a 128 bit non deve però spaventare, utilizzando le Gddr5 al posto delle Gddr3 si ottiene infatti un raddoppio di banda, che porta la scheda a poter contare su ben 51,2 Gbyte/s, un valore non troppo distante dalla HD4850.
Per gli altri dettagli architetturali vi rimandiamo come di consueto ad una completa analisi sulla copia cartacea di PC Professionale.