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Security

Outlook.com, un hack peggiore del previsto

Alfonso Maruccia | 17 Aprile 2019

Microsoft Servizi Web Sicurezza

La Webmail di Microsoft è stata compromessa, gli account degli utenti violati. La corporation conferma l’accaduto ma minimizza, mentre la […]

La Webmail di Microsoft è stata compromessa, gli account degli utenti violati. La corporation conferma l’accaduto ma minimizza, mentre la realtà sembra molto peggiore di quanto dichiarato per vie ufficiali.

Lo scorso week-end ha portato la ferale notizia della violazione dei server di Outlook.com, piattaforma di posta elettronica al centro della nuova strategia cloud di Microsoft: ignoti cyber-criminali hanno avuto accesso a dati cruciali come gli indirizzi e-mail, i nomi delle cartelle, gli oggetti delle singole missive e le mail dei contatti, ha confermato Redmond, sostenendo però che il contenuto delle missive e gli allegati non risultavano compromessi.

Com’è oramai abitudine delle grandi corporation di rete, Microsoft ha ancora una volta provato a minimizzare l’impatto della breccia di sicurezza; stando a una fonte che ha assistito “in diretta” agli effetti dell’attacco, però, la versione ufficiale di Microsoft si scontra con una realtà che risulta ben peggiore di quanto dichiarato.

Breccia di Sicurezza

I criminali hanno compromesso le credenziali di accesso di un portale per il supporto clienti, dice la fonte, accedendo non solo ai metadati delle e-mail (Outlook, MSN, Hotmail) ma anche al contenuto propriamente detto delle suddette missive elettroniche. L’attacco è andato avanti per sei mesi, un lasso di tempo doppio di quello inizialmente ammesso da Microsoft.

Messa di fronte all’evidenza, la corporation di Redmond ha ammesso che l’attacco contro Outlook.com è risultato peggiore di quanto dichiarato in precedenza ma ha riguardato “appena” il 6% degli utenti coinvolti nell’incidente. Le credenziali di accesso del portale compromesso sono state invalidate, ha provato a rassicurare Microsoft, mentre gli utenti aziendali sarebbero risultati immuni al problema.