”Facebook è una carta d’identità , mentre MySpace è un autoritratto”. O per dirla come Andrea Pellizzari delle Iene, intervenuto oggi alla conferenza stampa organizzata da MySpace, “MySpace è X-Factor, Facebook è il Grande Fratello“.
Altra differenza è il numero di utenti registrati in Italia a fine aprile 2009: 2.700.000 per MySpace, dai 9.500.000 agli oltre 10 milioni di Facebook in base alla fonte dei dati. Non è però sulle cifre che si giocherà la partita del futuro dei social network in Italia, quanto sullo sviluppo e la condivisione di contenuti di interesse per gli utenti. Questo almeno è quanto emerge dall’indagine Aegis Media Expert sul vissuto dei social network e di MySpace, presentata oggi in occasione dell’incontro con la stampa.
Gli italiani e il social network
Non è un segreto che il successo delle reti sociali poggi sul desiderio degli utenti di restare in contatto con le persone e divertirsi con loro, in modo semplice e immediato, e rappresenti la naturale evoluzione degli strumenti di socializzazione Web pre-esistenti – come blog, chat, condivisione di foto e video – dove l’individuo è al centro d’interesse della Rete. Nello specifico, la maggioranza degli utenti intervistati tra i 18 ai 24 anni lo ritiene un ottimo strumento per organizzare serate ed eventi “offline”, mentre la fascia di età tra i 25 e i 34 anni, invece, vive il social network principalmente come possibilità di creare nuove relazioni sociali, in particolare con contatti di cui si sono perse le tracce come gli ex compagni di scuola.
MySpace: la qualità delle relazioni domina sulla quantità
Sempre secondo l’indagine, in MySpace “la qualità delle relazioni domina sulla quantità ” e il vissuto si contraddistingue per una maggiore espressione di sé, condivisione, passione. MySpace, infatti, è descritto dalla quasi totalità degli intervistati come un “luogo adatto alle persone che hanno qualcosa da dire o desiderano esprimere opinioni“, come uno “spazio fatto per parlare di sé oltre che per socializzare” che segue “più i meccanismi editoriali che non quelli della viralità tipica dei social network“. Un luogo dove “l’utente può anche ambire ad avere una visibilità “editoriale” del proprio lavoro e non solo della propria lista di amici.”
MySpace: personalizzazione, condivisione e passione
Dall’indagine emerge che l’aspetto maggiormente apprezzato di MySpace è la possibilità di personalizzare la propria pagina (63% degli intervistati), seguito dalla condivisione dei contenuti ritenuti interessanti. Ben il 61% degli utenti, infatti, legge testi e racconti personali, il 60% condivide video, il 50% partecipa a discussioni e forum, il 46% scrive articoli o post, il 43% testi e racconti personali, il 40% crea discussioni e forum online.
MySpace si conferma il social network delle passioni e, su tutte, la musica. Il 59% si connette a MySpace per ascoltare musica (di questi, il 48% per condividere le canzoni del cantante o della band preferita, il 45% per la condivisione di musica propria o dei propri amici).
L’aspetto sociale e relazione resta comunque di grande interesse. Il 76% degli utenti guarda foto e video dei propri contatti, il 59% commenta ne commenta le pagine, mentre il 42% lo utilizza per organizzare nuove uscite. Inoltre il 44% dichiara di utilizzarlo per trovare e partecipare a iniziative offline di interesse, soprattutto nel campo della musica e della creatività .
Il posizionamento di MySpace
«L’elemento caratterizzante di MySpace è la centralità dei contenuti, espressione della creatività e della personalità dei nostri utenti. Grazie al nostro posizionamento il mercato e gli utenti stessi ci riconoscono lo status di territorio elettivo per la comunicazione a 360 gradi. L’obiettivo del prossimo futuro è di arricchire la piattaforma di servizi, contenuti e iniziative, al fine di far diventare MySpace la porta di accesso al Web», ha dichiarato Francesco Barbarani, Country Manager di MySpace Italia. A tal proposito, l’indagine conferma che il 52% degli utenti di Myspace diventerebbe “amico” di un brand in cambio di contenuti interessanti, il 47% lo ritiene il posto adatto a comunicare per le marche che vogliono diventare famose, il 46% una fonte di informazione e circa il 50% degli intervistati è convinto che, se le marche creano un profilo o una iniziativa, è perfino più interessante dei siti istituzionali. Infine, circa il 50% degli intervistati ritiene la pubblicità su MySpace sia meno “fastidiosa” che su altri siti.