Tramonta il sogno della grande compagnia multimediale e interattiva che doveva sfruttare il successo di un media come Internet con le strategie di un colosso dell’industria cinematografica a televisiva quale è Time Warner.
Il matrimonio non ha funzionato e così Time Warner oggi ha annunciato una separazione attesa ormai da tempo:
America On line tornerà a essere una compagnia autonoma e potrà così concentrarsi al meglio sul mondo Internet dove è nata e dove attualmente detiene attraverso le varie property (i portali e siti del network) un audiance pari a 107 milioni di visitatori unici al mese. La società continuerà anche le attività nell’Internet advertising dove ha una leadership del 91% dell’audiance domestica e nella fornitura di accessi Internet agli abbonati, il servizio che l’ha resa celebre nel mondo.
Time Warner che possiede il 95% di AOL, mentre il restante 5% è nelle mani di Google, ha anche comunicato di voler riacquistare da Google tale quota entro fine anno così da rientrare in possesso del 100% della società e poterla separare completamente dalle sue attività .
L’acquisizione era stata perfezionata nel 2001 per 147 miliardi di dollari ma le sinergie erano mancate fin da subito.
AOL che ai tempi d’oro come fornitore di accessi in dial-up contava qualcosa come 26 milioni di abbonati, nel frattempo perdeva soldi e abbonati (oggi ne ha circa 6 milioni), senza riuscire a cavalcare l’onda degli accessi a banda larga, e soprattutto senza riuscire a trovare un modo remunerativo per sfruttare sul web il patrimonio di contenuti televisivi e di intrattenimento costituito da Time Warner. Di qui la decisione di separare le due società e di conferire sotto il brand AOL anche altre attività Internet che nel frattempo il gruppo Time Warner aveva acquisito (Bebo, Userplane e il servizio di ricerca video Truveo).