Le piattaforme Atom, in modo particolare i netbook, hanno ormai monopolizzato gran parte dell’attenzione del mercato informatico e nel corso del 2009 figureranno senza alcun dubbio tra gli oggetti più desiderati (e acquistati) dai consumatori di apparecchi elettronici. Le vendite di questi dispositivi hanno superato le più rosee aspettative non solo per Intel che ne realizza i componenti chiave della piattaforma, ma anche per i produttori che si presentano sugli scaffali con il prodotto finito.
I sistemi basati su Atom costano in media tra i 200 e i 400 euro in base alle caratteristiche tecniche e alla dotazione di accessori; alcuni modelli dotati di schermo touch superano i 500 euro, ma sono soluzioni di nicchia. Come abbiamo più volte sottolineato, un prezzo così basso per un piccolo dispositivo portatile nasconde alcune limitazioni che in più di un caso gli utenti hanno amaramente sperimentato solo dopo l’acquisto. La prova presso il punto vendita permette, infatti, di saggiare il sistema solo nelle sue funzioni di base e in questo le piattaforme Atom non presentano alcun tipo limite effettivo. I netbook e i nettop basati sulla soluzione Intel Atom sono stati progettati con l’intento di fornire a consumi estremamente ridotti le prestazioni sufficienti per navigare in Internet, gestire la posta elettronica, utilizzare un editor di testo e per svolgere poche altre operazioni basilari che richiedono l’accesso ai contenuti in Rete.
La potenza di calcolo offerta è del tutto inadeguata se dovete eseguire operazioni più complesse che un qualunque desktop economico riesce a svolgere in modo più che dignitoso. Atom fornisce infatti prestazioni paragonabili a quelle di un notebook di classe media di quattro anni fa e non è adatto a svolgere molti dei compiti che diamo per scontati sulla base della nostra esperienza con un desktop o un notebook moderno.
Badate bene però che tutto ciò non significa che tali piattaforme siano prodotti scarsi; bisogna infatti ricordare che i netbook sono sistemi efficienti e compatti progettati per essere il complemento ideale di un computer principale. La stessa Intel ha sempre dichiarato che la piattaforma Atom è stata sviluppata come uno strumento per consumare contenuti digitali e non per crearne di nuovi. Questa limitazione è ciò che Nvidia intende utilizzare per entrare con la propria soluzione Ion in uno dei pochi mercati in controtendenza nel panorama informatico odierno. Ion di fatto non è altro che l’innesto del processore Intel Atom nella piattaforma Nvidia GeForce 9400, ovvero la stessa alla base dei moderni MacBook di Apple, Sony Vaio TX e dei nuovi Dell Studio XPS. Come vedremo tra poco Nvidia non ha introdotto alcuna limitazione al proprio chipset che è in tutto e per tutto identico a quelli utilizzati sui prodotti di classe superiore.