Il disegno di legge sulle Norme in materia di intercettazioni telefoniche, telematiche e ambientali, approvato ieri dal Governo mira ad estendere anche ai “siti informatici” le procedure di rettifica delle informazioni ritenute non veritiere o lesive della reputazione altrui.Il comma 28 dell’articolo 1, che parla di generici “siti informatici” non è sfuggito a Google Italia che sul blog ufficiale lascia a Marco Pancini, responsabile delle relazioni istituzionali di Google italia, il compito di commentarlo. L’espressione “siti informatici” comprende in un unico contenitore sia i siti professionali di informazioni, come le testate on line dei giornali, sia i siti individuali come i blog personali, equiparando un blogger amatoriale, in termini di responsabilità , al direttore di un quotidiano di importanza nazionale. Se sotto l’espressione “siti informatici” si vuole includere tutti coloro che producono contenuti, allora, conclude Pancini, ci sono dentro anche i motori di ricerca, YouTube e i social network come Facebook.Pancini ricorda anche come sul tema fossero già stati espressi suggerimenti nella scorsa settiamana, che invitavano il legislatore a limitare l’obbligo di rettifica solo a giornali e periodici diffusi per via telematica e soggetti all’obbligo di registrazione, escludendo quindi i siti amatoriali.Così non è stato e ora bisognerà stare attenti a tutto ciò che si scrive anche nel proprio blog personale. Chi volesse leggere un approfondimento sul tema può trovarlo a questo indirizzo.
La protesta di Google Italia sugli effetti del ddl sulle intercettazioni
l provvedimento varato ieri dal governo potrebbe avere ripercussioni anche sui blog e siti internet, là dove si indica come siti informatici, tutti coloro che producono contenuti