La corporation di Redmond si è assicurata una ricchissima commissione da parte delle autorità militari statunitensi, che le hanno affidato l’ammodernamento dell’infrastruttura informatica con un’adozione pervasiva dei server nel cloud.
Per i prossimi dieci anni, il Pentagono affiderà le sue esigenze informatiche (e a quanto pare anche i suoi segreti militari) al cloud computing di Microsoft. Il colosso statunitense ha battuto, a sorpresa, una concorrenza che sulla carta sembrava più forte e si è aggiudicato i 10 miliardi di dollari pianificati per portare a compimento il progetto JEDI (Joint Enterprise Defence Infrastructure).
L’iniziativa JEDI prevede il riammodernamento delle reti e dell’intera infrastruttura informatica del Dipartimento della Difesa statunitense, sostituendo gli attuali sistemi con una piattaforma cloud individuale; su tale piattaforma Microsoft ospiterà tool di analisi basati sull’intelligenza artificiale, archivierà i segreti militari del Pentagono e chissà cos’altro.
La commissione decennale del DoD rappresenta l’ennesima “vittoria” di Microsoft nel business del cloud commerciale (e in questo caso militare), un mercato in cui la corporation di Redmond vuole giocare sempre più da protagonista grazie ai nuovi servizi streaming in arrivo, le alleanze con le telco e persino con le concorrenti dirette in ambito videoludico.
Parlando di concorrenza, la vittoria di Microsoft nella commissione JEDI non è andata giù ad Amazon: il colosso dell’e-commerce era sulla carta l’azienda favorita per assicurarsi i €10 miliardi del DoD, e ora si dice “sorpresa” della decisione di Washington suggerendo di non essere stata trattata in maniera equa.
Il Pentagono ha prevedibilmente negato le accuse, mentre Microsoft si è detta “orgogliosa” di poter fornire il suo expertise in ambito cloud per “soddisfare le esigenze urgenti e cruciali per i combattenti di oggi.” Anche Amazon potrebbe decidere di combattere la decisione del DoD: l’azienda ha 10 giorni di tempo per contestare formalmente la vittoria di Microsoft per l’affare JEDI.