Mountain View ha ufficialmente confermato l’acquisizione di Fitbit, una mossa che prepara il terreno al rilancio in grande stile di Wear OS e all’arrivo sul mercato di gadget indossabili “made by Google”.
Google ha annunciato l’avvio della procedura che porta all’acquisizione di Fitbit, società specializzata in smartwatch e gadget indossabili che entrerà presto a far parte della scuderia di sussidiarie di Mountain View. L’operazione ha un valore stimato di 2,1 miliardi di dollari, e dovrebbe arrivare a compimento entro l’anno 2020.
L’acquisizione di Fitbit segna un rinnovato impegno di Google nel wearable e nei dispositivi basati su Wear OS, ha confermato la corporation, un ecosistema che potrà ora contare sugli esperti e le conoscenze dedicate, la IA, il software e l’hardware di Fitbit per la realizzazione di nuovi prodotti in grado di migliorare la vita delle persone in giro per il mondo.
Fitbit è stata una pioniera nel campo degli smartwatch e dei gadget indossabili, concede Google, sottacendo però quella che al momento è la triste realtà del business di Wear OS: la versione lillipuziana di Android per il wearable non ha certo segnato un successo travolgente, e i dispositivi Wear OS sono al momento inferiori (soprattutto in quanto a prestazioni) ai prodotti della concorrenza come quelli di Apple e Samsung.
L’acquisizione di Fitbit dovrebbe dunque servire a recuperare il tempo perduto con un rilancio dei gadget e della tecnologia di Wear OS, così come permetterà alla corporation di Mountain View di portare sul mercato dispositivi wearable ufficialmente “prodotti da Google”.